31 ottobre 2012
Roma. E' "provato" che Michelangelo La Barbera ha preso parte alle "riunioni esecutive" e ha dato il suo "assenso all'esecuzione dell'omicidio" di Salvo Lima, l'esponente della Dc freddato il 12 marzo del 1992 da alcuni sicari mandati da Toto' Riina. Lo ha sottolineato la Cassazione a distanza di venti anni dall'omicidio Lima, respingendo il ricorso di La Barbera nei confronti del quale la Corte d'Assise d'appello di Palermo, il 3 ottobre 2011, aveva convalidato la condanna all'ergastolo con l'isolamento diurno per 18 mesi per l'omicidio aggravato di Salvo Lima e per appartenenza ad associazione per delinquere di stampo mafioso. La difesa di La Barbera ha fatto ricorso in Cassazione, chiedendo l'estensione della sentenza del 10 maggio 2002 che aveva assolto tutti i membri della 'commissione' che, in base all'accusa, avevano deliberato l'omicidio Lima. In proposito la Prima sezione penale (sentenza 42474) ha evidenziato che "la prova della partecipazione di La Barbera alle riunioni esecutive e il suo assenso all'esecuzione dell'omicidio Lima e' stata ritenuta dalla Corte d'assise di appello il 10 maggio 2002, divenuta irrevocabile: tale giudizio, quindi, non poteva essere messo in discussione dal giudice dell'esecuzione". Inoltre, la Cassazione fa notare che l'annullamento delle condanne ai membri della 'commissione' e' derivato "dalla mancanza di una prova certa della loro partecipazione alle rinunioni esecutive". Prova certificata invece nel caso di La Barbera.
Adnkronos
Mafia: Cassazione, La Barbera partecipo' a riunioni esecutive per omicidio Lima
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