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19 maggio 2012
Firenze. Il boss mafioso Filippo Graviano, al 41 bis, tra l'altro, per le stragi del 1993, ha scelto «la dissociazione». Lo ha ricordato il pm di Firenze Alessandro Crini. Proprio al magistrato fiorentino e al suo collega Giuseppe Nicolosi, nel 1999, Graviano confidò la sua dissociazione. Il boss non sta però collaborando. «Quando risponderà alle nostre domande - ha commentato Crini parlando ai ragazzi di una scuola - allora potremo pensare che quella scelta di legalità non sia solo una boiata pazzesca». Crini e Nicolosi sono titolari dell'inchiesta che mira a scoprire se ci sono stati mandanti esterni alla mafia per le stragi del 1993. Durante la presentazione del libro del senatore Achille Serra 'La legalità raccontata ai ragazzi', in Palazzo Vecchio a Firenze, rivolgendosi agli studenti in platea, Crini ha spiegato che Filippo Graviano, fratello di Giuseppe, boss di Brancaccio, «in carcere studia economia e commercio e da un pò di tempo ha cambiato posizione e ha scelto la dissociazione». Quindi, il magistrato ha ripercorso il colloquio con il boss. «Ci disse: 'ho fatto degli errori, la mia è una scelta di legalità, ma di più non vi dico. Se mi fate delle domande non rispondo'». Crini ha poi spiegato che quando gli chiesero cosa intendesse per scelta di legalità, Graviano rispose: «Mi sento diverso. Nella mia condizione, anche una lettera che non mando o un saluto che non faccio sono scelte di legalità». A questo punto il magistrato ha spiegato che c'è da capire se questa scelta «che Graviano chiama di legalità è tutta sua e interiore o se l'ha messa in piedi per cercare di limitare il peso del 41 bis. In ogni caso, io gliel'ho detto: manca una cosa importante, manca un'assunzione di responsabilità, che ci sarà solo quando risponderà a tutte le nostre domande». Infine, a chi gli chiedeva se pensa che dalla dissociazione Graviano possa passare alla collaborazione, Crini ha risposto: «Non ho questo tipo di previsione. Il discorso è fermo alla dissociazione. Non ci sono ragioni per ritenere che la situazione possa essere diversa».

ANSA

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