18 maggio 2012
Palermo. Il generale dei Carabinieri Antonio Subranni, ex Comandante del Ros «era stato certamente in rapporti con Vito Ciamcino». È quanto scrivono i magistrati della Dda di Caltanissetta nella richiesta di archiviazione per l'ufficiale dell'Arma, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. È proprio di ieri la notizia che il gip nisseno Francesco Lauricella, accogliendo la richiesta del Procuratore capo Sergio Lari, ha archiviato l'indagine. Gli inquirenti hanno inserito agli atti anche una dichiarazione resa da Vito Ciancimino, l'ex sindaco di Palermo condannato per mafia, il 28 novembre del 198 quando disse: «ho conosciuto Subranni a Palermo e con lui ho intrattenuto cordiali rapporti di amicizia». Subranni era stato iscritto nel registro degli indagati dopo le dichiarazioni rese da Agnese Piraino leto, vedova del giudice Paolo Borsellino. La vedova in un verbale del 2009 aveva raccontato ai pm di Caltanissetta di un colloquio avvenuto la sera del 15 luglio 1992 con il marito: «Conversando con mio marito - aveva raccontato - lo vidi sconvolto. Mi disse testualmente: 'ho visto la mafia in diretta, perchè mi hanno detto che il generale Subranni era "punciutu" (affiliato ndr)». Alla domanda sul perchè avesse aspettato tanto tempo per raccontarlo la vedova rispose: «perchè temevo di recare un pregiudizio all'Arma...». Nella richiesta di archiviazione, poi ottenuta, la Procura scrive che «pur ritenendo che gli elementi raccolti su Subranni siano significativi non sono sufficienti per sostenere l'accusa in dibattimento».
Adnkronos