Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

8 marzo 2012
Caltanissetta. La svolta sulla nuova indagine della strage di via D'Amelio che la notte scorsa ha portato all'arresto di quattro persone, tra cui il boss Salvuccio Madonia, «è un fatto positivo e dimostra che anche quando è estremamente difficile l'accertamento della verità, si aprono importanti squarci di verita su cui potere proseguirè». Lo ha detto all'ADNKRONOS il Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia parlando degli arresti della Dia. «Non ho ancora letto il provvedimento dei colleghi di Caltanissetta - spiega ancora il magistrato - ma se anche loro ipotizzano che Borsellino fu ucciso perchè da ostacolo alla trattativa, conferma che l'indagine nissena e quella nostra a Palermo proseguono parallelamente». Per Ingroia questa ordinanza «è solo il primo tassello per arrivare alla ricostruzione del quadro più completo, Non è un punto di arrivo ma un punto fermo per proseguire e arrivare alla verita».

Adnkronos

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos