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6 marzo 2012
Palermo. «Pronto, mamma. La polizia ha preso papà. Sono qui davanti la scuola di Salvuccio». È il 26 oottobre del 2000 e la bambina che chiama la sua mamma con il telefono cellulare ha appena sei anni. Scambia i mafiosi che hanno appena rapito il padre, Giampiero Tocco, per poliziotti. Tocco venne ucciso subito dopo per uno 'sgarrò tra mafiosi. Nè Tocco nè i rapitori sapevano che in auto ci fossero le 'cimicì della Procura che seguiva da vicino ogni passo dell'inidiziato mafioso. Fu un rapimento che gli investigatori seguirono in diretta. Le cimici svelarono i piani di morte e cristallizzarono l'angoscia di una bambina a cui stavano portando via il papà. Oggi le intercettazioni, per la prima volta, sono state rese note durante il telegiornale del Tg3 Regione Sicilia. Si sente Giampiero Tocco dire a un'altra persona: «Buonasera, a casa stavo andando» e poi scende dall'auto. Poi rientra e la bimba, la figlia che assiste impotente, piange disperata. E si sente il pianto della piccola che ha compiuto 18 anni solo pochi mesi fa. Il padre le dice: «non ti preoccupare, resta in macchina». Anche il killer le dice: «non ti preoccupare» e si porta via il padre. la piccola chiama la madre che arriva dopo pochi minuti. «Niente amore papà non è che ha fatto nulla. La macchina correva? Non ha fatto nulla. Ritornerà? Certro mamma, che dici. Noi che abbiamo fatto?», dice la donna a sua figlia. E la bimba: «Ma io mi spavento». E la donna: «in galera ci vanno le persone che fanno cose brutte. Papà non ha fatto nulla» e chiede alla figlia di raccontarle cosa ha visto: «stavamo andando a a casa. Arrivano questi». Quanti? Due, tre, quattro. Com'era l'auto? Come questa. Blu scuro. Com'erano vestiti? Bianco e blu. La registrazione dura mezz'ora. Inizia quando il padre prende la bambina e continua sino a quando la madre la porta dalla nonna e inizia a cercare il marito. Vi sono telefonate della mamma preoccupata con altri familiari alla ricerca del marito. Nei giornis corsi òa corte d'assise di Palermo ha confermato la condanna all'ergastolo per i capimafia Salvatore e Sandro Lo Piccolo, e Damiano Mazzola, accusati dell'omicidio di Giampiero Tocco. Anche per i giudici di secondo grado gli imputati sono i mandanti del delitto, avvenuto il 26 ottobre del 2000, a Terrasini. Un commando di killer di Cosa nostra travestiti da poliziotti bloccò la macchina di Tocco a bordo della quale gli investigatori che indagavano sul clan di San Lorenzo avevano piazzato delle microspie. Fu proprio la moglie di Tocco a convincere la figlia a trasferire i ricordi di allora, quando aveva 6 anni, in un disegno acquisito agli agli atti del processo. Sul foglio raffigurò un gruppo di agenti di polizia.

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