Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

8 febbraio 2012
Roma. Il dato «più inquietante» emerso nel 2011 sul fronte mafia è «il ritorno dell'uso dell'omicidio come strumento per la risoluzione di problemi dell'organizzazione, che la stessa aveva abbandonato per tutto il 2010». Lo rileva la Direzione nazionale antimafia nella sua relazione annuale. «Dopo l'assoluta assenza di omicidi di tipo mafioso nel 2010 - nota la Dna - nell'intero distretto di Palermo, nel 2011 si sono verificati cinque episodi delittuosi riconducibili ad attività mafiose o di tipo mafioso». La relazione segnala poi che la mafia attraversa una fase di transizione, sia sotto il profilo della scelta di una nuova leadership che sulla ricerca di nuove strategie operative. Il latitante numero 1 è sempre Matteo Messina Denaro il cui arresto, viene sottolineato, «non può che costituire una priorità assoluta ritenendosi che, nella situazione di difficoltà di Cosa Nostra, il venir meno anche di questo punto di riferimento, potrebbe costituire, anche in termini simbolici, così importanti in questi luoghi, un danno enorme per l'organizzazione».

ANSA

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos