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14 dicembre 2011
Catania. È cominciata, davanti alla quarta sezione del giudice monocratico di Catania, presieduta da Michele Fichera, la prima udienza del processo per reato elettorale al presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e suo fratello Angelo, deputato nazionale del Mpa. Il procedimento, che riguarda le elezioni alla Camera del 2008 e la compagna elettorale per fare eleggere Angelo Lombardo, nasce da uno stralcio dell'inchiesta Iblis su presunti rapporti tra mafia, politica, pubblica amministrazione e imprenditoria dopo indagine avviate da carabinieri del Ros su Cosa nostra di Catania. La posizione dei due fratelli Lombardo è stata stralciata dal fascicolo principale e l'accusa iniziale di concorso esterno all'associazione mafiosa, per quale è pendente una richiesta di archiviazione all'ufficio del Gip, è stata derubricata in reato elettorale con la citazione a giudizio diretta disposta dalla Procura davanti al Tribunale monocratico. La scelta dell'allora procuratore facente funzioni, Michelangelo Patanè, e dell'aggiunto Carmelo Zuccaro, che l'hanno motivata richiamando la sentenza di assoluzione della Cassazione su Calogero Mannino imputato di concorso esterno all'associazione mafiosa, non è stata condivisa dai quattro sostituti titolari dell'inchiesta, creando valutazioni diverse all'interno dell'ufficio. Il fascicolo dei fratelli Lombardo è stato avocato da Patanè e Zuccaro, mentre il resto dell'inchiesta è rimasta affidata a due dei quattro pm: Antonino Fanara e Iole Boscarino.

ANSA

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