24 novembre 2011
Palermo. Beni per un valore complessivo di 50 milioni di euro sono stati sequestrati dai carabinieri del Comando provinciale di Palermo nell'ambito di indagini patrimoniali legate all'operazione «Perseo», che nel dicembre del 2008 portò all'arresto di 99 persone indagate a vario titolo «associazione per delinquere di tipo mafioso», «estorsione», «traffico di armi» e «traffico internazionale di stupefacenti». I provvedimenti hanno colpito personaggi di spicco di Cosa nostra come Giovanni Adelfio, capo mandamento di Villagrazia di Palermo; Salvatore Adelfio, esponente di spicco della famiglia di Villagrazia di Palermo; Benedetto Capizzi, capo della ricostituenda 'commissionè provinciale di Palermo; Sandro Capizzi, co-reggente del mandamento mafioso Santa Maria del Gesù; Giuseppe Scaduto, al vertice del mandamento di Bagheria e Gaetano Fidanzati, reggente del mandamento di Resuttana di Palermo. Tra i beni oggetti del provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ci sono società operanti nei settori agricolo, alimentare, delle scommesse, imprese edilizie e di movimento merci, un ristorante, un supermercato, rapporti bancari, immobili, appezzamenti di terreno tra le province di Palermo, Trapani e Milano. In particolare, nel capoluogo lombardo gli esponenti di Cosa nostra avevano riciclato denaro, investendolo in numerose attività commerciali ed imprenditoriali, tra le quali società che si occupano della gestione di strutture alberghiere in territorio lombardo.
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