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8 novembre 2011
Palermo. C'è una nuova collaboratrice di giustizia a Palermo. Si tratta della compagna di un mafioso che gestiva il racket delle estorsioni per il clan di Porta Nuova, finito in cella, a luglio scorso, nell'operazione dei carabinieri denominata Hybris. La donna, che da settimane, è stata trasferita in una località riservata, ha svelato agli investigatori il nuovo organigramma della 'famiglià mafiosa e ha fatto i nomi di estortori e affiliati al clan. Monica Vitale, questo il nome della compagna dell'esattore del racket, Gaspare Parisi, aveva un ruolo di primo piano nella riscossione del pizzo tanto da presentarsi da commercianti e gestori di locali della zona a prendere il denaro. Parisi è stato fermato dai carabinieri a luglio del 2010 insieme ad altre 38 persone: picciotti e capimafia dei clan di Borgo Vecchio e Pagliarelli. Il ruolo della donna nella cosca non sarebbe piaciuto a molti uomini d'onore. La Vitale ha raccontato che Gaetano Lo Presti, mafioso morto suicida dopo l'arresto nel 2008, avrebbe cercato di convincerla a «uscire da Cosa nostra», ambiente - avrebbe detto - «non consono alle donne».

ANSA

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