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Il boss Mario Ercolano, figlio del defunto Sebastiano, finisce al carcere duro, previsto dall'articolo 41bis dell'ordinamento penitenziario. Ercolano, nonostante sia recluso da tempo in alta sicurezza dove sta scontando la pena all’ergastolo per omicidio, sarebbe riuscito a dare ordini all’esterno grazie ad un telefonino che possedeva. E nei periodi in cui non aveva un cellulare per “comunicare”, riporta La Sicilia, avrebbe potuto contare su una rete di complici ingaggiati come messaggeri. Del fatto che Ercolano usasse un telefonino ne ha parlato anche Rosario Bucolo, ex vice capo del gruppo mafioso del Castello Ursino: “So che Mario Ercolano aveva a disposizione un telefonino”. Qualche giorno fa, il sostituto procuratore della Dda etnea, Raffaella Vinciguerra ha chiesto alla gup Maria Ivana Cardillo di condannare Ercolano a 20 anni di carcere nel processo abbreviato dell'inchiesta “Ombra”. Il boss sarebbe stato il regista delle scelte strategiche del gruppo di Cibali, dove l'operatività era in mano ai fratelli Salvatore e Carmelo Fazio. Tra le carte della squadra mobile c’è la trascrizione di una telefonata organizzata per discutere del Sebastiano Ercolano, figlio di Mario Ercolano

Foto © Imagoeconomica 

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