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La “più convinta solidarietà e vicinanza” è stata espressa dal presidente Emilio Miceli, a nome del centro Pio La Torre, alla procuratrice per i minorenni di Palermo, Claudia Caramanna. La procuratrice ha ricevuto nuove minacce per la sua attività a tutela dei ragazzi nati e cresciuti in un contesto mafioso. Le minacce, contenute in un fascicolo sono, scrive Miceli in una nota diretta alla procuratrice, “il segno più tangibile del lavoro che Ella sta conducendo nell’obiettivo di recuperare fasce di disagio minorile alla cittadinanza sottraendole all’influenza delle organizzazioni mafiose”.
“Crediamo che questa città – aggiunge Miceli – debba essere grata al lavoro che sta svolgendo in questa importante battaglia di civiltà. Del resto, le minacce, nel loro linguaggio brutale, stanno a significare che la strada intrapresa è quella giusta e va percorsa fino in fondo. Il segnale che attraverso Lei arriva alla città è chiaro e ci dice, oggi più che mai, che funzione giurisdizionale ed educativa sono e restano fondamentali per recuperare tanti giovani dalla morsa della mafia e dell’emarginazione”.
Per Miceli, appare “necessaria una riflessione a tutti i livelli, istituzionali e sociali, su quanto sta avvenendo perché oggi, più che mai, c’è bisogno di un impegno comune per il bene di questa città”. 

Foto © Imagoeconomica

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