Omaggio alle persone semplici e al loro silenzioso altruismo. È questo il tema della 19esima edizione del Premio internazionale Padre Pino Puglisi promosso dall'Arcidiocesi di Palermo e dall'associazione Giovani 2017 3P, con il patrocinio della Regione siciliana, dell'Assemblea regionale siciliana e del Comune di Palermo. L'appuntamento, che lo scorso anno ha visto la presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è per domenica 24 novembre, alle 21, al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Il premio, fondato da don Antonio Garau, celebra quest'anno il contributo profondo e significativo delle persone semplici alla società, un contributo spesso invisibile agli occhi di molti. "È dedicato a tutti coloro che fanno del bene senza cercare riconoscimenti o notorietà", dice don Garau, che continua a lavorare al premio con l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice e con la presidentessa dell'Associazione Giovani 2017 3P, Gemma Ocello. "Dedicato a tutte quelle persone le cui azioni sono spinte semplicemente da altruismo, amore per il prossimo e dedizione al bene comune - aggiunge -. Con piccoli gesti quotidiani, trasformano la vita di chi li circonda, portando speranza e luce. Come diceva Padre Pino Puglisi, 'se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto'". Con questo spirito la giuria, presieduta dall'arcivescovo e formata da Roberto Gueli, Rolando Caruso, Vincenzo Bagarello, Ignazio Garsia, don Antonio Garau, Vito Lo Scrudato, Franca Barone e Gemma Ocello, ha scelto i sette premiati della 19esima edizione del Premio 3P: Zenaida Bonaventura, donna capoverdiana arrivata a Palermo negli anni '80 e presidente dell'associazione multiculturale Casa di tutte le genti; Francesco Zavatteri, papà di Giulio, morto per overdose, che con l'associazione Casa di Giulio ha donato un luogo nel cuore di Palermo dedicato a chi prova a uscire dalla tossicodipendenza. Ancora riceveranno il premio padre Alex Zanotelli, missionario comboniano ispiratore e fondatore di diversi movimenti italiani volti a creare le condizioni della pace e di una società solidale in cui gli ultimi abbiano cittadinanza; Gino Cecchettin, papà di Giulia, barbaramente uccisa dal suo ex fidanzato, che all'odio ha contrapposto un'azione fattiva attraverso la creazione di una fondazione per combattere la violenza di genere; Ignazio Ingrao, vaticanista e scrittore; Andrea Rinaldo, insignito dello Stockholm Water Prize, il cosiddetto 'premio Nobel' per l'acqua; l'educatrice italo-israeliana Angelica Edna Calò Livné per il suo impegno per la pace.
