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E' stato assegnato questa mattina il premio di laurea in memoria di Giorgio Ambrosoli per l'edizione 2022 a un ricercatore in Studi sulla Criminalità organizzata dell'Università Statale di Milano. Il riconoscimento, promosso dal Comune di Milano ogni anno dal 1999, è stato consegnato dall'assessore al Bilancio e Patrimonio, Emmanuel Conte, a Pierpaolo Farina, che ha concluso il dottorato presso il Dipartimento di Studi Internazionali Giuridici e Storico-Politici dell'ateneo milanese con una tesi dal titolo "Le affinità elettive - il rapporto tra mafia e capitalismo in Lombardia". Presenti alla tradizionale cerimonia, nella Sala dell'Orologio di Palazzo Marino, Umberto Ambrosoli e Tiziano Barbetta, membri della commissione giudicatrice, e la vedova dell'avvocato assassinato nel 1979. "Il candidato - si legge nella motivazione del premio - si è domandato come e dove sia stato possibile che in un sistema economico all'avanguardia come quello lombardo, che ha radici nei valori dell'illuminismo dei fratelli Verri e di Cesare Beccaria, siano penetrate le organizzazioni mafiose. A questa domanda di ricerca il candidato dà risposta attraverso un'ampia, avvincente e approfondita analisi storica, a partire dal Settecento sino ai giorni nostri. Il lettore viene così condotto a cogliere come, in un tessuto economico sociale sano e ricco di valori positivi, vi fosse però anche un sostrato valoriale 'potenzialmente affine', nel cui humus sono andate formandosi alcune frazioni della classe imprenditoriale e professionale milanese e lombarda che si sono lasciate contagiare dalla mafia. Dalla narrazione emerge inoltre come sia mancato un forte e unanime impegno dell'anima democratico-repubblicana della borghesia milanese nel contrasto alla mafia e come un tale impegno le consentirebbe di avere finalmente la meglio sulla stessa. La tesi merita di essere premiata per il rigore, la profondità, la chiarezza delle analisi e per i convincenti risultati a cui perviene". "Oggi con questa cerimonia - ha detto Conte - mandiamo alla città un messaggio di fiducia nel valore dei nostri giovani e, insieme, un invito a fare nostra, nella politica, nel lavoro, nella vita civile, quella dedizione al bene comune, alla legalità e alla giustizia, che rappresenta uno degli aspetti più significativi e incancellabili della eredità di Giorgio Ambrosoli".

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