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"Come pesci in un barile", l’evento che l’Onlus "Voci nel Silenzio" organizza alle 21 di domenica 29 agosto, al Teatro di Verdura di Palermo, per raccogliere fondi in favore dei bambini orfani di Gaza

“Come pesci in un barile” è il titolo della performance poetico - musicale, scritta e diretta dal regista iracheno Yousif Latif Jaralla, che, alle 21 di domenica 29 agosto al Teatro di Verdura di Palermo, racconterà in poesia e musica la vita sotto assedio a Gaza.

Un evento promosso dall’onlus "Voci nel Silenzio" con il sostegno del Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, della Fondazione Teatro Massimo, del Teatro di Verdura, di Cgil Sicilia, Cgil Palermo, Arci, Sunia Sicilia, in collaborazione con realtà quali il Movimento culturale Internazionale “Our Voice”, Mediter Italia, la Rete Jasmine delle Donne Leader nel Mediterraneo, i Giovani Palestinesi d’Italia, l’associazione “Faro Convention”. Un incontro di belle energie, insieme per raccontare la vita a Gaza dal punto di vista dei bambini, delle donne, della Terra, degli alberi.

«Lo spettacolo sarà un grande affresco narrativo - spiega il regista, Youssif Latif Jaralla - , una voce che squarcia il silenzio che avvolge il destino dell’umanità e della natura a Gaza. Come diceva il poeta Darwish, imprigionato cinque volte, dal 1961 al 1967, per la sua stessa attività artistica, "ogni poeta, in una situazione di emergenza, è necessariamente un politico, perché anche la poesia entra a far parte della resistenza all’occupazione. So che essi sono forti abbastanza e tanto potenti da poter invadere tutto e uccidere chiunque, ma non possono occupare le mie parole". E aggiungeva: “Io non monopolizzo la storia, la memoria e Dio… Noi non dovremmo combattere per il passato, lasciamo che ognuno racconti la sua storia come vuole, lasciamo che i due racconti dialoghino tra loro e vedremo la storia sorriderci».

Energie, dicevamo, che daranno vita a una serata piena di emozioni. A darsi il cambio, creando pathos dall’inizio alla fine, numerosi artisti e testimoni di battaglie per l’affermazione di diritti inviolabili della persona. Diritti che, in Palestina, vengono sistematicamente e scientificamente calpestati.

Sul palco: l’attore, regista e autore, Moni Ovadia, la cantautrice Lucina Lanzara, l’attore, autore e regista Gigi Borruso, l’autore, attore e regista Giuseppe Provinzano, la cantante lirica Donatella Gugliuzza, la giornalista Marta Bellingreri, il violinista Mario Bajardi, il professore Giuseppe Barbera il giornalista e attivista palestinese Karim El Sadi, lo stesso Yousif Latif Jaralla in qualità di cantastorie. Contributi video arriveranno anche da altri artisti, tra cui Salvo Piparo.

Importante l’obiettivo di questo evento, il cui titolo “Come pesci in un barile” nasce dall'espressione usata da Roger Waters, ex Pink Floyd: “Questo non è un conflitto ad armi pari. Quando parliamo di Gaza, parliamo di un barile pieno di pesci sul quale gli Israeliani sparano con la loro artiglieria ad alta precisione. Stanno assassinando i detenuti di una prigione a cielo aperto”). Alla serata è, infatti, associata una raccolta fondi, alla quale si può aderire utilizzando l’Iban dell’associazione “Voci nel silenzio” IT87Q0103004600000002637769. 

Chi, invece, vorrà contribuire abbracciando la bellezza dell’arte, avrà la possibilità di farlo la stessa sera. Dieci artiste madri dell’associazione “Faro Convention” (Rosa Anna Argento, Adriana Bellanca, Daniela Ficile, Ileana Milazzo, Rosalia Marchiafava, Sara Mineo, Cristina Patti, Ambra Pavesi, Mariella Ramondo e Silvia Ferro) hanno deciso di donare in beneficenza alcune loro opere che saranno esposte all’ingresso del teatro di Verdura: la loro espressione di soccorso e aiuto alla tragedia che è vissuta da tanti bambini orfani della loro stessa infanzia.

«Tutto questo dimostra che la strada intrapresa è quella giusta. Quanto raccolto il 29 agosto, ma anche in occasione delle tante altre iniziative che la nostra Onlus intende organizzare – afferma il presidente di “Voci nel silenzio”, Zaher Darwish - , sarà devoluto all’associazione “Watan” di Khan Younis, città della Striscia di Gaza gemellata con Palermo, che, attraverso un’attività di promozione culturale e sociale, sostiene i minori e gli orfani traumatizzati in seguito ai numerosi bombardamenti subiti dalle forze di occupazione israeliane. Importante, quindi, esserci».

Il contributo per partecipare alla serata è di 10 €. Per prenotarsi si può chiamare il cell. 340.1723999 o il 388.1474060 oppure recarsi da Moltivolti, in via Puglia 21, come anche alla libreria Tantestorie, in via Ariosto 27 A/B.

Importante ricordare che, per accedere al Teatro, è necessario il green pass o un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.

Foto © Imagoeconomica

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