Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha pubblicato venerdì una versione non classificata di un rapporto datato marzo 2022 che rivela le cause del catastrofico ritiro delle truppe statunitensi dall'Afghanistan nel 2021.
Secondo il documento, le decisioni del presidente Joe Biden e del suo predecessore Donald Trump di porre fine alla missione militare statunitense in Afghanistan hanno avuto "gravi conseguenze per la sostenibilità del governo afgano" sostenuto da Washington.
Si è stabilito che durante entrambe le amministrazioni i funzionari non hanno sufficientemente preso in considerazione "i peggiori scenari possibili e la rapidità con cui si sono verificati".
Inoltre, la perdita di "facilitatori" militari ha messo a rischio la presenza diplomatica di Washington nel paese, mentre le scadenze di ritiro stabilite prima dall'amministrazione Trump e poi da quella di Biden non sono state accompagnate da un piano di ritiro sufficientemente dettagliato.
Nel rapporto è stata indicata anche l'incapacità del dipartimento di ampliare il suo gruppo di lavoro per la gestione delle crisi di fronte all'avanzata dei talebani su Kabul tra luglio e agosto 2021. "La nomina di un dirigente al 7º piano per supervisionare tutti gli elementi di risposta alla crisi avrebbe migliorato il coordinamento tra le diverse linee di sforzo", afferma il rapporto.
Ritiro dall'Afghanistan, rapporto Usa: incapacità dei vertici politici
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