Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Joe Biden: sforzo congiunto per addestrare i piloti ucraini su velivoli di quarta generazione. Politico: funzionari Usa: F-16 vulnerabili ai missili terra-aria russi

Un’altra decisione che alza pericolosamente la posta in gioco nel conflitto ucraino. Nella giornata di ieri al G7 il presidente americano Joe Biden ha affermato che Washington sosterrà uno sforzo congiunto con alleati e partner per addestrare i piloti ucraini su velivoli di quarta generazione, compresi gli F-16.
Un alto funzionario dell’amministrazione statunitense ha precisato che la formazione vedrà il coinvolgimento di militari americani, ma non dovrebbe svolgersi negli Stati Uniti, bensì in Europa, sulla quale evidentemente ricadranno ancora una volta le ripercussioni di questa ulteriore escalation nel confronto militare con Mosca.
Immediata è stata la risposta del Cremlino a questo nuovo assetto di guerra. I Paesi occidentali corrono “rischi colossali” se forniranno all’Ucraina i jet da combattimento F-16”, ha ammonito il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, citato dall’agenzia di stampa Tass.
"Questo sarà preso in considerazione in tutti i nostri piani e abbiamo tutti i mezzi necessari per raggiungere i nostri obiettivi", ha poi precisato.
La Danimarca ha già annunciato che addestrerà i piloti ucraini, mentre da Hiroshima il premier britannico Rishi Sunak ha dichiarato che "il Regno Unito lavorerà con Stati Uniti, Paesi Bassi, Belgio e Danimarca per fornire all'Ucraina la capacità di combattimento aereo di cui ha bisogno".
Per il consigliere del capo dell'ufficio di Zelensky Mikhail Podolyak i paesi occidentali hanno praticamente quasi preso una decisione sull’effettiva fornitura degli F-16.
"Rimangono due questioni discusse molto intensamente, così come alla vigilia della creazione di una coalizione di carri armati. Queste sono già decisioni praticamente prese. Voglio che tu capisca questo… I paesi hanno preso una decisione. Si rendono già conto che ci daranno tutto… Incluso l'F-16", ha detto Podolyak a Channel 24, specificando che il problema ora sarebbe principalmente logistico.


biden joe dep 92446800

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden


Il consigliere della sicurezza nazionale Jake Sullivan non ha dubbi su come la mossa sarà in grado di respingere l’occupazione russa e garantire la difesa dell’Ucraina in futuro.
"Ora abbiamo consegnato tutto ciò che avevamo detto che avremmo consegnato, quindi abbiamo messo gli ucraini nella posizione di fare progressi sul campo di battaglia attraverso la controffensiva. Abbiamo raggiunto un momento in cui è il momento di guardare in fondo alla strada e dire di cosa avrà bisogno l'Ucraina come parte di una futura forza per difendersi dall'aggressione russa", ha affermato Sullivan, citato dalla BBC.
All'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia, si credeva che l'Ucraina avesse circa 120 velivoli in grado di combattere, costituiti principalmente da vecchi MiG-29 e Su-27 dell'era sovietica.
Sarebbero necessari fino a 200 jet per eguagliare la potenza aerea di Mosca, che si pensa sia cinque o sei volte maggiore di quella di Kiev.
Funzionari americani, citati dal quotidiano Politico, tuttavia, hanno messo in dubbio il ruolo che gli F-16 potrebbero svolgere nella guerra, data la minaccia dei missili terra-aria russi. È improbabile, inoltre che i nuovi velivoli arrivino in Ucraina in tempo per la prevista controffensiva.
“Gli Stati Uniti, i partner e gli alleati hanno già fornito all'Ucraina la stragrande maggioranza di ciò di cui ha bisogno per condurre la sua controffensiva questa primavera ed estate”, ha affermato un funzionario.
Secondo Alexander Mikhailov, capo del Bureau of Military-Political Analysis se i nuovi caccia entreranno nello spazio aereo ucraino, allora il destino sarà lo stesso delle linee "Sushki" e "MiG" dei modelli sovietici trasferiti in precedenza. “Li distruggeranno semplicemente. A giudicare dai rapporti del Ministero della Difesa, abbattiamo almeno uno o due aerei ogni giorno", ha affermato l’analista in un'intervista alla radio Sputnik.
Mikhailov ha portato l’esempio dei missili terra aria l'S-300V4 che hanno stabilito un record mondiale di difesa aerea quando hanno raggiunto un caccia ucraino a una distanza di oltre 200 chilometri. I radar dei complessi russi, secondo lui, vedono perfettamente l'F-16.
Una decisione, dunque, che sembra ben lungi da consentire all’Ucraina di ottenere una salvifica conclusione del conflitto, quanto di prolungare a tempo indeterminata la scia di morte e distruzione di un paese col beneplacito dell’industria bellica mondiale.

ARTICOLI CORRELATI

Severo monito di Papa Francesco a Zelensky: ''Con le armi non si risolve nulla'

L'appello di Alessandro Orsini: ''Sostenere il referendum contro l'invio di armi''

Mosca colpisce i sistemi missilistici Patriot. Kiev nega ma la CNN conferma la notizia

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos