Il bombardamento da parte dell'esercito nigeriano di un presunto deposito di armi terroristiche presso la miniera d'oro di Tamou, nella regione di Tillabe'ri, nel nord-ovest del Paese, ha provocato la morte di undici non terroristi, secondo un rapporto d'indagine della Commissione nazionale per i diritti umani (CNDH). Il bombardamento militare è avvenuto il 24 ottobre a seguito di un attacco terroristico a un posto di polizia a Tamou che ha ucciso due poliziotti e ne ha ferito gravemente uno, secondo il rapporto consultato da EFE. Il Ministero della Difesa nigeriano ha riferito dopo l'attacco che sette assalitori sono stati uccisi e altri 24 feriti. Il bilancio è stato respinto dall'opinione pubblica e molte voci si sono levate per denunciare che decine di civili sono stati uccisi e feriti dopo il bombardamento militare. In seguito alle polemiche, il 3 novembre il CNDH ha formato una commissione speciale per svolgere un'"indagine indipendente" sull'evento. La commissione ha concluso che “c’è stato un attacco alla vita, all'integrità fisica e alla proprietà dei cittadini, vittime collaterali delle operazioni militari contro i terroristi che si trovavano in un luogo vicino alla miniera". La stessa fonte ha aggiunto che ci sono state operazioni di rintracciamento che hanno provocato 25 feriti, mentre 500 minatori sono stati trattenuti per esigenze di intelligence militare. Nel suo rapporto, la commissione ha precisato che degli undici morti "sei sono stati trovati sul luogo del bombardamento con i droni e un ferito è stato ricoverato al centro ospedaliero di Tamou dove è deceduto per le ferite".
Foto originale d'archivio: it.depositphotos.com
Niger: attacco a miniera d'oro, rapporto Onu riporta ''11 morti civili''
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