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Le forze dell'ordine della Cina stanno sottoponendo la popolazione della regione autonoma del Tibet, nel sud-ovest del Paese, a un campionamento genetico di massa. Lo denuncia un rapporto pubblicato oggi da Citizen Lab, un istituto di ricerca affiliato all'università di Toronto, secondo cui la polizia cinese sottopone gli abitanti della regione a prelievi di Dna fin dal 2016. Il centro di ricerca evidenzia il carattere arbitrario di tali campionamenti, notando come l'assenza di verifiche esterne sull'operato del ministero di Pubblica sicurezza cinese consenta alle forze dell'ordine di stanza in Tibet di allestire un vasto database genetico e utilizzarlo "per qualsiasi scopo ritenga opportuno". Nel corso degli anni la Cina avrebbe sottoposto alla raccolta di materiale genetico anche gli abitanti della regione autonoma dello Xinjiang, usandone il Dna per una dettagliata mappatura facciale. Secondo gli osservatori, Pechino potrebbe aver intensificato la propria azione repressiva anche in Tibet, dove da anni impone pesanti limitazioni alle attività religiose e culturali.

Fonte: Agenzia Nova

Immagine © Twitter/Human Rights Watch - La denuncia di Human Rights Watch

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