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Dopo tre giorni di agonia è morto la notte scorsa in Honduras il giornalista Ricardo Avila, ferito il 26 maggio, mentre si recava al lavoro a Choluteca. Lo scrive oggi il quotidiano La Tribuna di Tegucigalpa. Avila, aggiunge il giornale, aveva 25 anni ed era stato ricoverato in emergenza in un ospedale dopo essere stato ferito da sconosciuti con un colpo di pistola alla testa che aveva perforato il suo casco protettivo di motociclista. Da alcuni anni il giornalista, molto conosciuto nell'ambiente per il suo impegno sociale, lavorava per un canale televisivo dove svolgeva mansioni di presentatore di notizie e cameraman. Famigliari e amici hanno reso l'estremo omaggio alla salma di 'Richi', com'era anche conosciuta la vittima, in un salone della MetroTV, da cui dipendeva, e al termine Avila è stato sepolto nella sua città natale, Marcovia. Venerdì scorso un gran numero di giornalisti e operatori dei media della regione hanno partecipato ad una manifestazione davanti al quartier generale della polizia locale, esigendo giustizia e chiedendo che il caso non rimanga irrisolto, come spesso avvenuto in passato. Secondo la Commissione nazionale per i diritti umani in Honduras (Conadeh), negli ultimi 20 anni nel Paese sono stati assassinati in totale 93 operatori dei media, in crimini rimasti per oltre il 97% impuniti.

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