"L'invasione russa dell'Ucraina e le successive sanzioni economiche hanno aumentato i rischi per le prospettive economiche globali". Lo afferma Moody's Investors Service in un rapporto, in cui sostiene che "l'entità degli effetti dipenderà dalla durata e dalla gravità della crisi". "L'aumento dei prezzi delle materie prime della regione, come petrolio, cereali e metalli, sta aumentando le pressioni inflazionistiche", sostiene Moody's Investors Service, aggiungendo che "se le interruzioni e l'incertezza si traducessero in una significativa ed estesa compressione della liquidità, indebolirebbero le condizioni di finanziamento per gli emittenti globali ad alto rendimento e per alcuni Paesi dei mercati emergenti". "La Russia - viene ricordato - è un grande produttore di metalli tra cui alluminio, platino, rame e palladio e anche i loro prezzi sono aumentati a causa della crisi. Mentre altri Paesi che producono questi metalli beneficeranno di prezzi più elevati, i consumatori dovranno affrontare costi più elevati man mano che gli aumenti verranno trasferiti su di loro. Russia e Ucraina inoltre - secondo quanto viene evidenziato - dominano nella produzione globale di gas neon, un componente nella produzione di semiconduttori, che potrebbe esacerbare ulteriormente la carenza di chip e problemi di fornitura nell'industria automobilistica". "Il dollaro continua a rafforzarsi e finora tuttavia - conclude l'analisi - gli spread creditizi nell'area dell'euro si sono ampliati solo moderatamente e sono ancora al di sotto del picco all'inizio della pandemia.
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