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Quattro hanno sede in Israele, una India, una in Macedonia e una in Cina

Circa 50.000 utenti di Facebook sono stati presi di mira da società di sorveglianza private. A dichiararlo è Meta, la nuova società di Mark Zuckerberg, la quale ha inviato una nota alle persone che sono state spiate. Le sette società di "sorveglianza su commissione", che avevano un profilo sulle piattaforme di Meta, sono state bandite non solo da Facebook ma anche da Instagram, WhatsApp e Messenger. Le compagnie bloccate dalla nuova piattaforma di Zuckerberg sono la “Cobwebs Technologies”, “Cognyte”, “Black Cube”, “Blue Hawk CI”, “BellTroX”, “Cytrox” e un'entità cinese sconosciuta. Quattro di loro si trovano in Israele, una in India, una nel nord della Macedonia e l'altra in Cina.

Il fatto che quattro delle sette società hanno sede in Israele lascia pensare che lo scandalo avvenuto con il software “Pegasus” dell’azienda israeliana “NSO Group” non sia ancora finito. Si tratta del malware (in grado di infettare telefoni Android e iPhone) con cui Israele - grazie ad un maxi-sistema di spionaggio - ha spiato 189 giornalisti, più di 600 politici e persone delle istituzioni, 65 dirigenti di azienda, almeno 65 attivisti per i diritti umani e diversi capi di Stato. Il malware “Pegasus”, inoltre, permette a chi lo controlla di recuperare dai device messaggi, foto, e-mail, oltre che registrare telefonate e accendere in qualsiasi momento i microfoni facendo, quindi, intercettazioni ambientali.

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