Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha rivelato che il debito pubblico globale ha raggiunto il livello record di 226 trilioni di dollari, una cifra che include sia il debito del settore pubblico che quello del settore privato non finanziario.
Il comunicato dell’FMI indica che questo parametro è aumentato del 14% nel 2020 a causa delle conseguenze economiche derivate dalla pandemia di covid-19. Evidenzia inoltre che è necessario monitorare da vicino il debito privato, perché un suo eccesso può finire per provocare un aumento del debito pubblico.
In questo senso, l'organizzazione finanziaria internazionale sostiene che, all'aumentare del debito, i paesi dovranno calibrare le loro politiche fiscali in base alle proprie circostanze, compreso il ritmo dell'immunizzazione e il vigore della ripresa.
Dal Fmi sottolineano il fatto che “permane una grande incertezza” a causa delle nuove varianti del virus. "La pandemia lascerà un segno duraturo su disuguaglianza, povertà e finanze pubbliche", affermano. In questo senso, avvertono che i mercati emergenti e i paesi in via di sviluppo a basso reddito devono affrontare una prospettiva difficile a causa del fatto che gran parte della loro popolazione non è stata ancora vaccinata contro la nuova malattia. "La crisi avrà conseguenze di lunga durata e deprimerà le entrate fiscali rispetto alle tendenze pre-pandemia, specialmente nei paesi in via di sviluppo a basso reddito", affermano dall’FMI. Per questo motivo, i governi devono continuare a dare priorità alla salute e a proteggere i più vulnerabili.
Infine il FMI stima che la pandemia avrà fatto precipitare nella povertà dai 65 ai 75 milioni di persone entro la fine del 2021.
Cifra record debito globale, 226 trilioni di dollari. FMI: ''Un mondo incerto''
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