Cameron Shea, 25 anni, leader del gruppo neonazista Atomwaffen Division che minacciava giornalisti e avvocati (soprattutto ebrei e di etnia afro-americana) è stato condannato oggi dal tribunale distrettuale di Washington a tre anni di carcere per cospirazione federale, crimini d'odio e minaccia. A riferirlo è stato il procuratore ad interim degli Stati Uniti Tessa M. Gorman. Inoltre all'udienza di condanna, il giudice distrettuale degli Stati Uniti John C. Coughenour ha dichiarato: “Questa condotta non può essere tollerata. Questo tipo di condotta ha delle conseguenze…È così grave che richiede una sentenza seria”. L’uomo, con l’assistenza del gruppo Atomwaffen aveva preparato dei poster che presentavano simboli nazisti, figure mascherate con pistole e bottiglie molotov e messaggi minacciosi. Shea aveva poi inviato successivamente uno di questi poster anche ad un funzionario dell'Anti-Defamation League (ADL) che raffigurava una figura simile a un Grim Reaper che indossava una maschera da scheletro con in mano una bottiglia molotov e su cui vi era scritto "la nostra pazienza ha i suoi limiti… Sei stato visitato dai nazisti locali".
Due dei coimputati di Shea sono stati condannati mentre il quarto imputato si è dichiarato non colpevole ed è in attesa di processo nel settembre 2021.
Il caso è perseguito dagli assistenti procuratori statunitensi Thomas Woods e Seth Wilkinson e dal procuratore giudiziario della Divisione per i diritti civili Michael J. Songer, con l'assistenza degli uffici dei procuratori statunitensi nel distretto centrale della Florida, del distretto meridionale del Texas, del distretto dell'Arizona e del distretto centrale della California.
Foto © Imagoeconomica
Leader nazista del gruppo Atomwaffen condannato a tre anni per aver minacciato giornalisti e avvocati
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