Il bilancio delle vittime dell'attentato compiuto nella notte tra venerdì e sabato da uomini armati nel villaggio di Solhan, in Burkina Faso, si è alzato a 160 morti. Ad annunciarlo sono state delle fonti locali dell'Agence France-Presse.
La cittadina, situata a una quindicina di chilometri da Sebba, capitale della provincia di Yagha, è stata attaccata nella notte tra venerdì e sabato da diversi uomini armati in quello che è stato classificato come l'attacco più mortale mai registrato nel Paese dall'inizio della violenza jihadista nel 2015.
Gli assalitori si sono riversati nella cosiddetta zona delle "tre frontiere" tra Burkina Faso, Mali e Niger, regolarmente bersaglio di micidiali assalti da parte dei terroristi jihadisti e legati ad Al-Qaeda e all'organizzazione dello Stato Islamico.
Sabato mattina è stato decretato il lutto nazionale della durata di settantadue ore.
Dal 5 maggio, di fronte alla recrudescenza degli attacchi jihadisti, le forze armate locali hanno lanciato un'operazione su larga scala nelle regioni del nord e del Sahel. Nonostante l'annuncio di numerose operazioni di questo tipo, le forze di sicurezza stanno lottando per arginare la spirale di violenza jihadista che ha causato più di 1.400 morti dal 2015 e più di un milione di sfollati in fuga dalle zone di violenza.
Burkina Faso: 160 morti dopo la strage di Solhan
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