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Amnesty International chiede allo Stato ebraico "di sospendere immediatamente gli sgomberi forzati nel quartiere di Sheikh Jarrah e di porre fine allo sfollamento forzato dei palestinesi da Gerusalemme est". Chiede poi alla comunità internazionale "di ritenere Israele responsabile delle sue sistematiche violazioni ai sensi del diritto internazionale" e sollecita i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite "a convocare una sessione aperta e che il Coordinatore speciale per il processo di pace in Medio Oriente informi gli Stati membri". "Non si deve permettere a Israele di perpetuare la sua furia contro i palestinesi che stanno semplicemente difendendo il loro diritto di esistere e protestando contro il loro sfollamento forzato, afferma il direttore per il Medio Oriente e il Nord Africa di Amnesty, Saleh Higazi, in una nota. Le semplici espressioni di preoccupazione per il totale disprezzo di Israele per i suoi obblighi ai sensi del diritto internazionale non sono sufficienti. Devono esserci denunce chiare e forti delle violazioni flagranti, inclusi gli sfollamenti forzati, l'espansione degli insediamenti illegali e la brutale repressione delle persone che protestano contro tali gravi violazioni ". "Le forze di sicurezza israeliane hanno usato la forza ripetuta, ingiustificata ed eccessiva contro i manifestanti palestinesi nella Gerusalemme est occupata dopo quattro giorni di violenza in cui 840 palestinesi sono rimasti feriti", riferisce Amnesty International. Almeno 21 agenti di polizia israeliani e sette civili israeliani sono rimasti feriti, secondo la polizia israeliana. Amnesty chiede infine a tutte le parti "di rispettare il diritto internazionale umanitario e di prendere tutte le precauzioni possibili per evitare di danneggiare i civili".

Foto © Imagoeconomica

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