Proseguono le deposizioni nel processo per la morte di George Floyd. Ieri è stato sentito il capo della polizia di Minneapolis, Medaria Arradondo, il quale ha dichiarato che l'ex agente Derek Chauvin ha violato la politica interna sull'uso della forza durante il tragico arresto del cittadino afro-americano, culminato con la sua morte.
Arradondo ha spiegato che il modo in cui Chauvin ha tenuto a freno Floyd non è stato in linea con la formazione ricevuta: "Certamente non fa parte della nostra etica e dei nostri valori", ha aggiunto. Chauvin e gli altri tre ufficiali coinvolti sono stati licenziati giorni dopo la morte di Floyd lo scorso maggio. Chauvin è ora sotto processo per omicidio, ma nega le accuse a suo carico.
I filmati a disposizione degli inquirenti mostrano Chauvin inginocchiato sul collo di Floyd per più di nove minuti, con una pressione che lo ha portato al soffocamento. La morte del cittadino afro-americano ha scatenato feroci proteste in Usa e in tutto il mondo contro il razzismo e le violenze contro le minoranze.
Secondo quanto riportato dalla Bbc Arradondo ha anche spiegato alla corte che Floyd non avrebbe dovuto essere trattenuto in quel modo dopo aver smesso di fare resistenza, "e certamente una volta che era in difficoltà, persino immobile". "Cioè, in nessun modo o forma questo fa parte della nostra formazione, e certamente non fa parte della nostra etica e dei nostri valori", ha insistito.
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