Sono fuggiti dopo aver lasciato il corpo fuori da un ospedale
Due ‘Carabineros' sono stati arrestati in Cile con l’accusa di essere responsabili della morte ieri a Calama, nella regione di Antofagasta, di un giovane boliviano, il cui corpo è stato rinvenuto all'esterno di un ospedale cittadino. Lo riferisce oggi Radio BioBio di Santiago del Cile. L'emittente ha ricordato che un'indagine subito avviata e testimonianze oculari hanno permesso di appurare che gli agenti hanno abbandonato il corpo del boliviano, identificato come Jaime V.S., vicino all'edificio del Servizio medico legale di Calama, dandosi poi alla fuga. Un giudice, davanti a cui sono comparsi i due, ha esteso la loro carcerazione preventiva fino al 13 febbraio in attesa delle conclusioni delle indagini. Da parte sua il comandante della regione di Antofagasta, generale Luis Aguilera Mendoza, ha assicurato che l'arma dei ‘Carabineros' "parteciperà con la massima trasparenza, e ogni volta che sia necessario, al chiarimento di quanto accaduto", perché "i cittadini non possono avere dubbi sui motivi e il contesto della morte di questa persona". Quanto accaduto a Calama è l'ennesimo episodio che chiama in causa i metodi utilizzati in Cile dai ‘Carabineros' per intervenire in operazioni di ordine pubblico da quando, alla fine del 2019, sono scoppiate ripetute proteste antigovernative nella capitale e in molte altre città cilene. Sabato scorso, nella cittadina meridionale di Panguipulli, un agente dei ‘Carabineros' ha ucciso in un confuso episodio un giovane giocoliere che apparentemente aveva opposto resistenza a una richiesta di identificazione. La vicenda ha suscitato un'indignazione tale che una folla di persone ha incendiato l'edificio sede del Comune.