Cresce la tensione tra Russia e Giappone. L'esercito russo ha annunciato il dispiegamento di missili di difesa aerea di ultima generazione nelle isole Curili nel nord Pacifico, rivendicate dal Giappone. Si tratta di sistemi missilistici di difesa aerea S-300V4 che andranno ad affiancare i missili a corto raggio Tor M2 già dispiegati sulle isole in precedenza. A riportare la notizia è l'agenzia Dire.
Quelle isole, invase negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale dalla ex Unione Sovietica, sono sempre state oggetto di disputa tra i due Paesi, formalmente ancora in stato di guerra non essendo mai stato firmato alcun accordo di cessazione delle ostilità.
La loro rilevanza sta nel ruolo strategico che rivestono in termini di geopolitica e materie prime.
In quell'arcipelago che si trova tra la penisola della Kamčatka e la grande isola di Hokkaido, vi è la garanzia di un accesso sicuro all’Oceano Pacifico attraverso il mare di Okhotsk.
Poi ci sono le risorse naturali. Il vulcano Kudryavy, uno dei più grandi, è una fonte significativa di Renio, elemento poco diffuso nel mondo e ritenuto assai prezioso da entrambi i governi. Infine c’è la produzione di uova di pesce, anche di contrabbando, che frutta ricavi e garantisce reddito a gran parte della scarsa popolazione presente, poco meno di 20 mila individui.
Da ultimo, ma non per importanza, il timore della Russia che, qualora dovesse cedere quei territori, il Giappone possa stringere un accordo con Washington e permettere di costruire delle basi militari agli americani. Per questo il braccio di ferro rischia di andare avanti per altri innumerevoli anni.
Foto ritagliata. Originale © Flickr/NASA/GSFC/Jeff Schmaltz/MODIS
Isole Curili, la Russia schiera i missili. Con il Giappone sale la tensione
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