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I firmatari chiedono le dimissioni della Presidente della Commissione europea: “Ha violato il quadro giuridico dell'Unione”

Una petizione indirizzata al Consiglio europeo e al Parlamento europeo chiede le dimissioni di Ursula von der Leyen dalla carica di Presidente della Commissione europea. È questa la richiesta avanzata dai cittadini dell’Unione europea firmatari della petizione, che puntano il dito contro la Presidente per aver promosso politiche considerate in violazione dei principi fondamentali dell’Unione Europea e del diritto internazionale. In particolare, i firmatari contestano la natura unilaterale dell’azione di von der Leyen, portata avanti senza il mandato democratico dei Paesi membri dell’UE, ed esprimono dissenso per il sostegno esplicito e incondizionato a Israele. Le critiche si concentrano anche sulla sua posizione a favore dell’isolamento della Striscia di Gaza, attuato attraverso il blocco dell’accesso a beni essenziali come acqua, cibo ed elettricità, e sul sostegno implicito ai bombardamenti sull’area, giustificati come parte del diritto di Israele alla difesa.

Per i promotori della petizione, le dichiarazioni e le posizioni assunte da von der Leyen ignorano gravemente le norme del diritto internazionale, in particolare l’articolo 33 della Quarta Convenzione di Ginevra, che vieta espressamente qualsiasi forma di punizione collettiva nei confronti delle popolazioni civili. Inoltre, la Presidente della Commissione europea è accusata di non aver rispettato nemmeno le procedure istituzionali che regolano l’azione esterna dell’Unione europea. In base ai trattati, infatti, la politica estera dell’UE non rientra tra le competenze della Commissione, ma spetta al Consiglio europeo e agli Stati membri. Agendo da sola, e senza una posizione condivisa, von der Leyen avrebbe scavalcato i meccanismi democratici e la separazione dei poteri prevista all’interno dell’Unione. Insomma, la stessa Presidente von der Leyen che in passato ha condannato con fermezza gli attacchi contro le infrastrutture civili in Ucraina, definendoli crimini di guerra, non ha mai condannato - nemmeno in forma minima - il genocidio in corso a Gaza, perpetrato da Israele nei confronti del popolo palestinese. Un doppio standard che, secondo i promotori della petizione, compromette gravemente la credibilità morale dell’intera Unione Europea.

Petizione per le dimissioni di Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea:

Nel rispondere alla recente crisi in Israele e Palestina, la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha violato il quadro giuridico dell'Unione europea e ignorato la decenza morale di base. Pur condannando gli attacchi ai civili in Israele, ha sostenuto l'isolamento dei civili di Gaza da acqua, cibo ed elettricità e il bombardamento della popolazione di Gaza con il pretesto della "difesa". Questa azione unilaterale ignora il diritto internazionale e il mandato democratico degli Stati membri dell'UE.

I sottoscritti chiedono le sue dimissioni immediate.

Azioni problematiche:

1. Posizione unilaterale senza mandato

Ursula von der Leyen ha sostenuto l'isolamento dei civili di Gaza dall'acqua, dal cibo e dall'elettricità e il bombardamento di Gaza con il pretesto della "difesa" senza un mandato degli Stati membri dell'UE.

2. Ignorare il diritto internazionale (articolo 33 della Convenzione di Ginevra: divieto di punizioni collettive)

Mentre gli Stati membri dell'UE, le Nazioni Unite e altri organismi internazionali hanno riconosciuto la terribile situazione umanitaria di Gaza come risultato della punizione collettiva, la Presidente von der Leyen ha esplicitamente espresso solidarietà unilaterale con Israele.

3. Minare l'autorità morale dell'UE

L'atteggiamento della Presidente nei confronti di Israele è in netto contrasto con la sua condanna di azioni simili in passato, come quelle della Russia contro le infrastrutture civili in Ucraina, che ha definito crimini di guerra. Si tratta di un'applicazione del diritto internazionale a proprio piacimento, che mina l'autorità morale dell'UE.

4. Elusione dei processi istituzionali

Le azioni di Ursula von der Leyen non solo hanno aggirato il Consiglio europeo, ma hanno anche ignorato la separazione dei poteri all'interno dell'UE, secondo la quale la politica estera non è determinata dalla Commissione.

Appello all'azione

In risposta al superamento dell'autorità della Presidente della Commissione e al mancato rispetto dei principi fondamentali dei diritti umani e della democrazia, chiediamo a Ursula von der Leyen di dimettersi immediatamente dalla sua posizione di Presidente della Commissione europea. Se si rifiuta di farlo, chiediamo al governo tedesco di revocare la sua carica di commissario.

Chiediamo ai cittadini e alle istituzioni dell'UE di difendere i valori che ci uniscono come comunità e di cercare di ripristinare l'autorità morale dell'Unione europea sulla scena internazionale. Il diritto internazionale deve valere per tutti. Se non viene applicato equamente ovunque, non vale nulla.

(Petizione di MERA25 Germania)

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