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L'escalation di violenza e l'aumento delle violazioni del diritto internazionale nei Territori palestinesi occupati sono stati denunciati dall'inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente, Sigrid Kaag che ha evidenziato l' accelerazione delle attività di insediamento israeliane nei territori palestinesi occupati. Nel corso di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla situazione in Medio Oriente, è stato reso noto che, tra il 7 dicembre 2024 e il 13 marzo 2025, le autorità israeliane hanno approvato la costruzione di circa 10.000 unità abitative nella Cisgiordania occupata, quasi la metà delle quali a Gerusalemme Est. Questa tendenza, è stato ricordato, viola la risoluzione 2334, adottata dal Consiglio nel 2016, che esorta Israele a cessare immediatamente tutte le attività di insediamento nei territori palestinesi occupati. Il Coordinatore speciale ha anche reso noto che le demolizioni e i sequestri di strutture palestinesi sono aumentati, a un ritmo di 460 edifici nello stesso periodo, causando lo sfollamento di 576 persone, metà delle quali bambini. Per giustificare queste demolizioni, Israele cita la mancanza di permessi di costruzione, che secondo Kaag sono "quasi impossibili" da ottenere per i palestinesi. Secondo quanto riferito, inoltre, dall'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, ormai concluso, è aumentata anche la violenza in Cisgiordania, dove 123 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 19 bambini e 6 donne, durante le operazioni militari israeliane o negli scontri a fuoco. Gli attacchi dei coloni israeliani contro i villaggi palestinesi hanno ferito 118 persone. Secondo Sigrid Kaag, sul fronte diplomatico poi gli sforzi per rilanciare un processo di pace credibile sono in un vicolo cieco. "Le tendenze negative sul campo stanno minando la soluzione dei due Stati", ha concluso, esortando la comunità internazionale ad agire per impedire un'ulteriore escalation.

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