Quasi una tonnellata di cocaina pronta a inondare il mercato europeo. La droga, 940 chilogrammi di polvere bianca purissima, era occultata tra sacchi di cipolle in un container proveniente dal Perù e destinato al Portogallo. Ma il carico non è mai arrivato a destinazione: le forze dell’ordine, grazie a un’operazione congiunta tra Polizia Nazionale spagnola, Polícia Judiciária portoghese e la DEA statunitense, hanno scoperto e sequestrato il quantitativo ingente di stupefacente, smantellando una delle organizzazioni criminali più attive del Levante.
Se fosse riuscita a passare la droga avrebbe fruttato centinaia di milioni di euro. Le indagini erano partite nel novembre 2024, quando gli investigatori avevano iniziato a monitorare un’organizzazione criminale che utilizzava società di trasporto per importare carichi di droga dal Sud America. Nel dicembre successivo, gli agenti hanno individuato tre container provenienti dal porto di Paita, in Perù, contenenti ufficialmente solo sacchi di cipolle. Ma qualcosa non tornava. Seguendo i movimenti della rete, la polizia ha scoperto che i container erano stati prelevati e portati in un capannone ad Almussafes, nei pressi di Valencia. Qui, la banda metteva in atto sofisticate contromisure per eludere eventuali controlli, pattugliando la zona e installando telecamere di sorveglianza.
Quando gli uomini dell’organizzazione hanno iniziato a estrarre la droga dai sacchi di cipolle, la polizia è intervenuta. Sei persone sono state arrestate in flagrante mentre scaricavano il carico.

Quasi una tonnellata di cocaina nascosta tra le cipolle: maxi sequestro tra Spagna e Portogallo
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