Il parlamento vota risoluzione all’unanimità contro la decisione di Yoon Sul Yeol. Proteste dei cittadini, sull’edificio arrivano gli elicotteri della polizia
Con un discorso televisivo a sorpresa, il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk Yeol (in foto), ha dichiarato la legge marziale di emergenza, definendola un passo necessario per proteggere il Paese dalle "forze comuniste", nel mezzo di un braccio di ferro con l'opposizione del Partito democratico, che ha ottenuto la maggioranza in Parlamento nelle elezioni dello scorso aprile, per la legge finanziaria. "Per salvaguardare una Corea del Sud liberale dalle minacce delle forze comuniste della Corea del Nord ed eliminare elementi anti-stato io qui dichiaro la legge marziale di emergenza - ha detto - Senza nessun riguardo per la vita delle persone, il partito di opposizione ha paralizzato il governo solo per impeachment, indagini speciali e proteggere il proprio leader dalla giustizia". Immediatamente dopo il suo discorso, forze di sicurezza hanno bloccato l'accesso al Parlamento, con i militari che hanno annunciato la sospensione di tutte le attività parlamentari. "La nostra Assemblea Nazionale è diventata un rifugio per criminali, una tana per una dittatura legislativa che cerca di paralizzare il sistema giudiziario e amministrativo e rovesciare il nostro sistema democratico liberale", ha detto ancora il presidente giustificando così il ricorso alla misura che prevede che il governo venga temporaneamente affidato alle autorità militari sottraendolo a quelle civili. Dopo l’annuncio intorno all'edificio, una massiccia presenza di polizia. "No alla legge marziale", "Abbattiamo la dittatura", "Aprite le porte", sono alcuni degli slogan intonati dai manifestanti, come riporta la Bbc. Alcuni elicotteri sono atterrati sul tetto del Parlamento a Seul, dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale. E' quanto si vede dalle immagini diffuse dai media sudcoreani. All'esterno dell'edificio, una massiccia presenza della polizia. Centinaia di persone si sono radunate a Seul davanti alla sede del Parlamento sudcoreano per protestare contro l'introduzione della legge marziale. Successivamente, durante una sessione notturna dell'Assemblea nazionale è stata adottata una risoluzione che chiede la revoca della legge marziale dichiarata in Corea del Sud. Lo riferisce il New York Times, precisando che le norme che regolano la legge marziale stabiliscono che se l'Assemblea ne chiede la fine, il presidente deve revocarla "senza ritardo". La risoluzione è stata adottata con i voti favorevoli di tutti i 190 deputati presenti al momento del voto su un totale di 300.
Mercati e borsa in down
Intanto i responsabili economici dell'amministrazione sudcoreana, tra i quali anche il governatore della Banca di Corea Rhee Chang-yong, hanno tenuto una riunione d'emergenza dopo la proclamazione da parte del presidente Yoon Suk-yeol della legge marziale, che ha provocato una reazione fortemente negativa dei mercati, a partire da quello valutario con il won crollato al suo minimo da due anni rispetto al dollaro. I responsabili della politica economica sudcoreana hanno concordato di utilizzare "tutti i mezzi necessari", inclusa una fornitura illimitata di liquidità, per affrontare il tumulto dei mercati in seguito alla dichiarazione di legge marziale d'emergenza, secondo quanto riferito dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ripreso dal sito del giornale JoongAng Ilbo. Alla riunione hanno partecipato il ministro dell'Economia e delle Finanze e vice primo ministro Choi Sang-mok, il governatore della Banca di Corea Rhee Chang-yong, il presidente della Commissione per i servizi finanziari Kim Byoung-hwan e il governatore del Servizio di supervisione finanziaria Lee Bok-hyun. Dopo l'annuncio di Yoon, la valuta locale è crollata al suo livello più debole contro il dollaro in due anni, raggiungendo 1.430 won per dollaro. Il Bitcoin, in Corea del Sud, è sceso brevemente sotto la soglia dei 100 milioni di won. L'indice Eurex Mini Kospi 200 Futures, attivo nelle ore dell'annuncio, ha perso il 2,07% rispetto alla sessione precedente. La Korea Exchange, operatore della borsa nazionale, sta attualmente valutando se aprire i mercati mercoledì.
Sette i precedenti, l'ultimo nel 1980
La legge marziale proclamata oggi dal presidente era stata già dichiarata sette volte nella storia della Corea del Sud. Il provvedimento prevede l'imposizione del controllo militare diretto sulle normali funzioni civili di governo e viene generalmente applicato in risposta a temporanee situazioni d'emergenza. Il primo precedente in Corea del Sud risale alla rivoluzione del 19 aprile 1960, un'insurrezione popolare capeggiata da lavoratori e studenti che porto' alla fine della prima Repubblica e alla caduta dell'autocratico presidente Syngman Rhee. La legge marziale torno' in vigore poco più di un anno dopo, a seguito del golpe militare del 16 maggio 1961 che avrebbe portato al potere per quasi due decenni Park Chung Hee. Quest'ultimo proclamò nuovamente la legge marziale nel 1964 per contrastare il Movimento di resistenza del 3 giugno, contrario alla normalizzazione delle relazioni tra la Corea del Sud e il Giappone. Ancora Park fu protagonista di un "autogolpe" nel 1972, quando sciolse l'Assemblea nazionale (il parlamento unicamerale) e sospese la Costituzione del 1963 inaugurando la cosiddetta Quarta repubblica. La legge marziale torno' in vigore nell'ottobre del 1979, dopo l'assassinio dello stesso presidente Park durante una cena nella sede dell'agenzia d'intelligence Kcia, e due mesi dopo, a seguito del colpo di Stato militare del 12 dicembre, quando il capo delle forze armate Jeong Seung-hwa fu arrestato per l'omicidio su ordine di un altro generale, Chun Doo-hwan. L'ultimo precedente e' quello del 1980: il governo militare applicò la legge marziale in tutto il Paese per sopprimere un movimento di protesta. In quei giorni avvenne il massacro a Gwangju.
Gli Usa: “Monitoriamo da vicino la situazione”
Gli Stati Uniti hanno dichiarato che stanno "monitorando da vicino la situazione" in Corea del sud, dopo che il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha dichiarato la legge marziale in questo Paese strettamente alleato di Washington. Il governo degli Stati Uniti "è in contatto con il governo della Repubblica di Corea", ha detto in un comunicato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca.
Russia: “Ora l'Occidente imporrà sanzioni contro Seul?"
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha chiesto se l'Occidente imporrà sanzioni contro la Corea del Sud, dove è stato bloccato l'ingresso al Parlamento in seguito all'annuncio presidenziale dell'introduzione della legge marziale. "Che cosa hanno deciso Lituania, Lettonia ed Estonia? Imporranno sanzioni contro Seul? O la Corea del Sud sarà più fortunata della Georgia?", ha scritto Zakharova su Telegram.
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