Il tycoon nel suo discorso inaugurale: non inizierò le guerre "le fermerò". Financial Times: “Kiev in grossi guai”
L'ufficialità è infine arrivata. Trump è il 47° presidente Usa e l'annuncio ha già provocato non pochi tremori nei palazzi di Kiev, al di là dei cordiali omaggi di circostanza.
Anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è congratulato per la sua “impressionante” vittoria alle elezioni presidenziali americane, augurandosi che ciò “aiuterà l’Ucraina ad ottenere una pace giusta”; ma al di là dell’ufficialità, cresce il nervosismo.
“L’ordine mondiale sotto Donald Trump non si baserà su regole, ma su accordi. Pertanto, dobbiamo smettere di fare appello ai valori… Qualsiasi piano per la vittoria è basato su quello che qualcuno farà per noi”, ha commentato il deputato della Verkhovna Rada Alexey Goncharenko, sostenendo, dunque, che l'Ucraina debba abbandonare il cosiddetto "piano della vittoria" del leader ucraino, nonché qualsiasi iniziativa basata sull’aspettativa che l’Occidente faccia qualcosa per Kiev.
"Se vinco le elezioni fermerò la guerra in Ucraina entro 24 ore", aveva promesso precedentemente il tycoon, assicurando che la stessa notte in cui sarebbe stata annunciata la vittoria, avrebbe chiamato due persone: Putin e Zelensky. "Concluderemo un accordo”; aveva assicurato, specificando che "la guerra è iniziata a causa delle ‘cose stupide’ che ha provocato Biden – per esempio, ha permesso all’Ucraina di aderire alla NATO”.
Dettaglio tra l’altro confermato dallo stesso segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, alla commissione affari Esteri UE, nel settembre 2023.
“Putin è andato in guerra per impedire che la Nato si avvicinasse ai suoi confini", ammise in quella circostanza.
Un appello al disimpegno bellico che Trump è tornato a fare a seguito dei risultati elettorali, dichiarando ai suoi sostenitori che non intende iniziare le guerre, ma finirle.
“Per quattro anni non abbiamo conosciuto alcuna guerra, ad eccezione della sconfitta che abbiamo inflitto all'ISIS, Abbiamo sconfitto l'ISIS a tempo di record, ma non abbiamo intrapreso alcuna guerra. Non inizierò le guerre "Li fermerò", ha detto mercoledì sera a Mar-a-Lago, dove si trova la sua tenuta.
Nel mentre, il Financial Times, citando alcuni diplomatici europei, avverte come ci sia sentore nel vecchio continente che l’Ucraina sia nei guai a causa dei risultati elettorali negli Stati Uniti.
In particolare un altro interlocutore del quotidiano ha espresso il parere che la vittoria del tycoon influenzerebbe negativamente le relazioni tra l’UE e gli Stati Uniti in campo commerciale.
“E l’Ucraina è in grossi guai”, ha aggiunto.
Secondo l'analista olandese ed esperto di geopolitica, Joost Niemoller, Zelensky deve capire che sotto la presidenza di Donald Trump non ci sarà più alcun aiuto militare all'Ucraina da parte degli Stati Uniti.
“Potrebbe esserci ancora un po’ di sostegno da parte dell’Ue, ma non ce ne sarà molto, l’Unione europea non ha abbastanza armi e denaro per continuare questa guerra, quindi anche i paesi europei dovranno fermarsi”, ha detto l’analista a Ria Novosti, definendo improbabile, l’ipotesi che Trump consenta che la NATO venga nuovamente utilizzata per operazioni militari in Ucraina.
"Trump è un uomo d’affari e vede gli Stati Uniti come un'azienda in un mondo in cui bisogna trattare con altri paesi", ha aggiunto.
Anche il quotidiano The Spectator titola oggi inequivocabilmente che "la vittoria di Donald Trump significa l'inizio della fine della guerra in Ucraina" e cita una figura anonima dell'ex squadra di Zelensky: “In questa fase stiamo parlando di sopravvivenza, non di vittoria. La prospettiva pratica che l’Ucraina possa riconquistare i territori perduti è inferiore a zero”, ha affermato.
Che la guerra sia ormai persa l’ha ammesso recentemente anche Frank Ledwidge, l’ufficiale e consigliere della missione inglese in Afghanistan, nonché pianificatore delle azioni di Kiev in Ucraina.
“Fondamentalmente non ci sarà alcuna vittoria per l’Ucraina. Imperdonabilmente, non c’è, e non c’è mai stata, una strategia occidentale se non quella di dissanguare la Russia il più a lungo possibile”, ha detto il 24 settembre scorso su The Conversation.
In definitiva, porre fine rapidamente al conflitto rappresenta la migliore speranza di salvare davvero un futuro dignitoso per il proprio paese, prima che altra terra venga persa, decine di migliaia di giovani ucraini vengano uccisi inutilmente e le sue infrastrutture, l’economia e un’intera generazione vengano completamente distrutte.
Deep State: Mosca ha conquistato 490 chilometri quadrati di territorio in ottobre
Intanto al fronte, Kiev continua a perdere terreno. Secondo il canale DeepState, che lavora per la direzione principale d’intelligence ucraina, in ottobre 2024, la controffensiva russa ha portato all'occupazione di 490 chilometri quadrati di territorio, il più vasto guadagno dall’inizio della campagna nell’autunno dell’anno precedente. Gli analisti sostengono che Mosca ha sfruttato l’ampia disponibilità di manodopera, in grado di consentirle una continua rotazione delle truppe.
Per l’esercito ucraino, invece, le sfide si moltiplicano: a partire dalle differenze nelle risorse fino al ritmo di rotazione meno frequente, tutto richiede un maggiore sforzo umano e tecnologico per sostenere la difesa.
Nel frattempo, nella regione russa di Kursk, il Ministero della Difesa russo ha segnalato pesanti perdite per le forze ucraine, con oltre 30.000 soldati caduti e un significativo numero di mezzi militari distrutti, tra cui 184 carri armati e numerosi veicoli corazzati. La resistenza russa nella regione ha bloccato i tentativi ucraini di avanzare, con l’esercito russo progressivamente impegnato a respingere le truppe ucraine dai territori occupati.
In questo contesto, i piani del comandante in capo delle forze armate ucraine, Syrsky, prevedono un possibile ritiro delle truppe dalla regione di Kursk, come suggerito da Maryana Bezugla, ex vice del comitato di difesa della Rada. Tale ipotesi di ritirata apre interrogativi sugli effetti degli scambi territoriali e sul bilancio umano che il conflitto continua a richiedere.
Foto di copertina © Imagoeconomica
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