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Il ministero dei Trasporti comunica che la Comunità Valenciana resterà isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e in parte dalla Catalogna per almeno 2 settimane 

Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità locali, sono almeno 205 le persone che hanno perso la vita soprattutto nella Comunità Valenciana, oltre che in Castilla-La Mancha e in Andalusia. Sono ancora numerosi, inoltre, i dispersi. Sul posto altri 750 militari si uniranno tra oggi pomeriggio e domani ai circa 1.700 già operativi nelle aree alluvionate della Spagna per prestare soccorso alle popolazioni colpite dal disastro: lo hanno annunciato le autorità iberiche. In conferenza stampa, il ministro dell'Interno Fernando Grande-Marlaska ha aggiunto che sul posto sono attivi anche 1.800 poliziotti e oltre 1.000 agenti della Guardia Civil. Solo la Guardia Civil, ha aggiunto, ha tratto in salvo almeno 4.500 persone nelle zone colpite dall'alluvione. L’emergenza resta alta dopo che circa 366.000 abitanti di una ventina di municipi sono ancora senza acqua potabile mentre 50.000 sono al buio. Per la mancanza di acqua a causa delle condotte scoppiate per l’inondazione, in alcuni Comuni non è possibile procedere con la pulizia del fango che nel frattempo si è seccato. Altri 500 soldati si uniranno oggi agli oltre 1.200 impegnati nell’emergenza nella Regione dove è previsto anche l’arrivo del ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska. La priorità è garantire beni di prima necessità, come acqua, cibo e medicine, alle popolazioni colpite. La Comunità Valenciana resterà isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e in parte dalla Catalogna per almeno 2 settimane dopo i danni notevoli alla ferrovia. Inoltre, 150 arterie della rete stradale sono devastate, mentre restano interrotti vari tratti dell’autostrada A7 di collegamento con Madrid, con colonne di decine di campion e auto fermi ai margini dell’autostrada. “Oltre 80 km di rete stradale è stata danneggiata”, ha detto a Tve il ministro dei Trasport Oscar Puente, “e la priorità è riattivare con urgenza l’autostrada A7 interrotta e impossibile da percorrere”, per il quale “ci vorranno 10 o 12 giorni per entrare nuovamente in funzione”. E ha ammesso: “La situazione è estremamente grave”. Il ministro ha segnalato che si è riusciti a “ristabilire il collegamento nord-sud”. Per quanto riguarda i trasporti ferroviari, Puente ha confermato che la linea della Tav Madrid-Valencia sarà ripristinata “in due al massimo 3 settimane”, dopo la ricostruzione di due tunnel in due dei municipi colpiti di Torrent e Chive. Mentre i treni regionali, dopo la distruzione di 3 delle 5 linee ferroviarie nella catastrofe, “tarderanno mesi per essere completamente operative”. Il ministro ha segnalato che “per ora non è stato possibile stabilire un piano alternativo di mobilità” per le migliaia di pendolari che si muovono fra Valencia e l’hinterland, che non sarà possibile “fino a quando le strade non saranno liberate e percorribili”.


Annullato la gara di Moto GP

Nel frattempo è stata annullata la prossima gara di Moto GP che si sarebbe dovuta tenere nella pista di Valencia. "In seguito alle devastanti inondazioni che hanno colpito la zona, la MotoGP e' al fianco della comunita' di Valencia. I nostri cuori sono con tutti coloro che hanno sofferto delle perdite, anche di grande entita'". E' quanto si legge in una nota ufficiale della Moto Gp in merito alle gare che si sarebbero dovute disputare a Valencia il 16 e 17 novembre. "Siamo stati in costante contatto con le autorità locali e il circuito per valutare al meglio come aiutare e procedere. Sentiamo una responsabilità nei confronti di ogni regione in cui gareggiamo, che va ben oltre lo sport e gli eventi - prosegue il comunicato - dopo aver valutato con attenzione il possibile impatto positivo di una gara della MotoGP da disputare a Valencia in date posticipate, tenendo conto dell'esigenza di garantire che nessuna risorsa venisse sottratta dalla presenza della MotoGP agli sforzi necessari per il recupero, il campionato e le autorità locali sono stati costretti a cancellare il GP di Valencia del 2024. La MotoGP non correrà a Valencia, ma per Valencia. Il campionato si impegnerà collettivamente per sostenere i fondi di soccorso già esistenti e garantire un impatto positivo collegato all'area nel modo migliore per le persone e le comunità di cui ha fatto parte da cosi' tanto tempo. Gli sforzi inizieranno già durante il GP della Malesia e continueranno in occasione dell'ultimo round del 2024, con una nuova sede e date che saranno annunciate non appena confermate". "I tifosi di tutto il mondo, i piloti e il paddock meritano un finale sportivo per la stagione 2024, che possa dare un contributo fondamentale al sostegno delle comunità in cui corriamo. - conclude - Ogni ulteriore informazione sul finale di stagione verrà confermata appena possibile".

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