Ieri i sommozzatori hanno recuperato la salma del tycoon inglese, proprietario del veliero. Anche Londra indaga sul caso
Dopo il recupero dei corpi di Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, di sua moglie Anne Elizabeth, e dell'avvocato Chris Morvillo con sua moglie Neda, i sommozzatori hanno ritrovato ieri anche il corpo di Mike Lynch, l'imprenditore britannico proprietario del veliero Bayesian, affondato a Porticello (Palermo) nella notte tra il 18 e il 19 agosto. Pochi minuti fa, è giunta la notizia che, dopo cinque giorni di ricerche, gli speleosub dei vigili del fuoco hanno individuato il corpo senza vita di Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate inglese e ultima dispersa del naufragio. La ragazza, come le altre vittime, è rimasta intrappolata in una delle cabine. In questo momento sono in corso le operazioni di recupero del corpo. Dunque, il bilancio ufficiale delle vittime sale a sei, compreso il cuoco che si trovava a bordo, Ricardo Thomas. Dalle prime indagini è emerso che al momento del naufragio la deriva mobile del veliero - una sorta di pinna che serve ad aumentare la stabilità e la manovrabilità della barca - era parzialmente sollevata, rendendo l'imbarcazione più vulnerabile alla tempesta. Inoltre, sembra che uno dei portelloni della barca fosse rimasto aperto, permettendo all'acqua di entrare rapidamente quando la barca si è inclinata sotto l'impatto del vento. Questo avrebbe accelerato l'affondamento, avvenuto in pochissimi minuti. Le operazioni di soccorso e recupero sono state complesse e pericolose, a causa della profondità e delle condizioni del relitto, situato a circa 50 metri sotto il livello del mare. I sommozzatori dei Vigili del Fuoco, coadiuvati dalla Guardia Costiera, hanno lavorato incessantemente per giorni, riuscendo infine a entrare nello scafo solo dopo aver aperto un varco. Questo ha permesso di recuperare i primi quattro corpi, seguito poi dal quinto, quello di Mike Lynch.
Mike Lynch © Imagoeconomica
Le indagini
Dal momento che tra le vittime figurano anche Jonathan Bloomer, presidente della Morgan Stanley International, e il tycoon inglese Mike Lynch, noto magnate dell'industria tecnologica, il naufragio ha attirato l’attenzione non solo delle autorità italiane, ma anche di quelle britanniche. L'inchiesta - ha reso noto Repubblica - è coordinata dalla procura di Termini Imerese in Sicilia, mentre a Londra è condotta dalla Marine Accident Investigation Branch (MAIB), un'agenzia specializzata in incidenti marittimi, che ha inviato i propri investigatori per raccogliere tutte le informazioni sul caso. Tuttavia, la giurisdizione legale rimane nelle mani delle autorità italiane, poiché il fatto è avvenuto in acque italiane. Anche gli investigatori inglesi stanno esaminando attentamente ogni dettaglio tecnico, inclusa la posizione degli oblò e dei portelli al momento dell’affondamento, per determinare se ci siano state negligenze o errori umani. I superstiti, tra cui la vedova di Lynch, Angela Bacares, sono stati isolati in un resort alle porte di Palermo. Il silenzio delle persone coinvolte, la protezione diplomatica offerta dall’ambasciata britannica, e l'intervento dei legali e dei manager delle aziende coinvolte nella vicenda fanno pensare che potrebbero esserci enormi interessi finanziari e personali in gioco. Gli esperti di diritto marittimo, come l'avvocato Stephen Askins, hanno sottolineato l'importanza di chiarire se il comandante dello yacht avesse seguito correttamente le previsioni meteorologiche e avvisato l’equipaggio e i passeggeri dei potenziali pericoli. Questo sarà un punto cruciale per stabilire le responsabilità. Tuttavia, l’indagine potrebbe non essere solo un atto che intende accertare le cause dell'incidente, ma anche l’inizio di una lunga serie di battaglie legali, sia per il risarcimento delle vittime sia per eventuali responsabilità penali.
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