Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, si è riservato "l'autorità specifica di stipulare accordi pre-processuali" con gli imputati per gli attentati dell'11 settembre 2001, sotto processo da parte della Commissione militare, e ha revocato gli accordi firmati pochi giorni fa, con i quali gli imputati avrebbero evitato la pena capitale. Lo comunica il Pentagono, pubblicando la notifica indirizzata a Susan Escallier, generale di brigata in pensione incaricata di supervisionare il tribunale militare. "Ho stabilito, alla luce dell'importanza della decisione di stipulare accordi pre-processuali con l'imputato nel caso sopra citato, che la responsabilità di tale decisione dovrebbe ricadere su di me in quanto autorità di convocazione superiore ai sensi del Military Commissions Act del 2009. Con effetto immediato, ritiro con la presente la vostra autorità nel caso sopra citato di stipulare un accordo pre-processuale e riservo tale autorità a me stesso. Con effetto immediato, nell'esercizio della mia autorità, ritiro con la presente i tre accordi pre-processuali firmati il 31 luglio 2024", si legge nel documento. Il riferimento è agli accordi di patteggiamento con Khalid Sheikh Mohammed, ex membro di al Qaeda e ritenuto il principale "architetto" degli attentati, e due complici, Walid bin Attash e Mustafa al Hawsawi. L'intesa pre-processuale era stata raggiunta dopo 27 mesi di negoziati con i legali dei tre terroristi e prevedeva l'esclusione della condanna a morte in cambio della dichiarazione di colpevolezza per gli omicidi delle 2.976 persone elencate nell'atto di accusa.
ARTICOLI CORRELATI
11 settembre, il grande inganno
di Giorgio Bongiovanni
Attentato dell'11 settembre: ventidue anni di menzogne marchiate USA
Attacco dell'11 settembre, Giulietto Chiesa: ''Élite americana copre i veri protagonisti''