Succede a Sant’Urbano. Con una sospensione per peculato, il quasi sindaco aveva riposto le sue speranze nella caduta legge Severino
Sindaco rieletto ma nessuna cerimonia di proclamazione. Succede a Sant’Urbano, un piccolo comune del padovano, i cui abitanti, in mancanza del primo cittadino, dovranno accontentarsi di un semplice “consulente esterno”.
Il sindaco in questione è il cinquantasettenne Dionisio Fiocco, l’architetto che, con il 79 per cento di voti raccolti tra i duemila abitanti del piccolo comune, viene rieletto per la quarta volta senza poter esercitare le sue funzioni a causa di una sospensione avvenuta nel novembre del 2021 conseguentemente ad una condanna per peculato.
La nuova sospensione, frutto della prima, arriva dal prefetto di Padova Raffaele Grassi e per effetto della legge Severino. Fiocco, raggiunto dalla condanna in primo grado emessa dal Tribunale di Padova che prevede, oltre ai due anni di reclusione, anche il risarcimento di un milione e mezzo di euro da versare in favore della Regione Veneto, è stato imputato insieme all’amministratore delegato della società Solaris Simone Pasquali (successivamente assolto), conseguentemente alle indagini del Pm Sergio Dini sul progetto di forestazione di una discarica regionale.
Il progetto risalente al 2003, nonostante i finanziamenti erogati dalla regione, non è mai stato realizzato; da quel momento, insieme alle critiche degli ambientalisti, persistono anche i danni dovuti alla presenza di una discarica mai soppiantata dal bosco.
La sospensione di 18 mesi, di cui sette trascorsi durante la precedente amministrazione, potrebbe essere annullata in appello grazie al ricorso presentato da Fiocco.
“Speravo nel Referendum abrogativo della legge Severino e l’obiettivo era scongiurare il commissariamento; ero già stato sospeso sette mesi fa, mi sono ricandidato in modo da poter nominare il vicesindaco e la giunta. - continua - Ora continuerò a mettere a disposizione del Comune le mie competenze a titolo gratuito, diciamo che farò il consulente esterno”.
Queste le parole di Dionisio Fiocco per commentare la sua decisione di nominare la giunta nonostante la sospensione e passare il timone al vicesindaco Guido Temporin.
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