Sono tante le voci che si sono fatte sentire e che hanno evidenziato grande preoccupazione per il prossimo verdetto della Consulta sull’ergastolo ostativo.
Oggi, a pochi giorni dall’atteso verdetto, arriva da Giuseppe Antoci - Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto ed ex Presidente del Parco dei Nebrodi, vittima nel 2016 di un gravissimo attentato mafioso - un grido di allarme.
“Spero che i prossimi giorni non ci riservino sorprese dolorose che sarebbero difficile da spiegare a tanti che hanno vissuto l’orrore delle mafie e la loro violenza assassina. Sono convinto - dichiara Antoci - che deve essere l’Italia a convincere l’Unione Europea ad attuare contro le mafie norme severe per prevenirle e contrastarle e non, invece, a far passare il messaggio che tali norme possano essere depotenziate. Non servono modifiche dell’ergastolo ostativo, serve solamente convincere i mafiosi che l’unico modo per usufruire dei benefici, che la normativa già prevede, sia quello di pentirsi e collaborare con la giustizia. Il resto sarebbe solo un modo per mortificare anni di lotta alla mafia e tanti uomini dello Stato che per quella lotta hanno perso la vita" - conclude Antoci.
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Ergastolo ostativo, Antoci: ''Pentimento e Collaborazione siano linee guida''
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