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Abbiamo appreso dalle sue pagine Facebook, che l'ex sottosegretario al ministero dell'interno ed ex presidente della commissione centrale ex art. dieci sui testimoni di giustizia Luigi Gaetti, gioisce per la emanazione del decreto legge sui testimoni di giustizia.
Purtroppo pur sforzandomi non riesco a capire il signor Gaetti dove trova tutta queste motivazioni di fierezza. Ha pure parlato di un possibile aumento del potere discrezionale della commissione centrale ex art dieci. In poche parole allora le leggi sono un semplice optional poiché c'è sempre quella discrezionalità che farà la differenza. Voglio ricordare a chi legge ed anche al signor Gaetti che fu proprio lui che in mancanza di decreto attuativo adottò subito la legge 6/del 2018 la tanto amata 3500 usata per spazzare via la legge 125 del 2014 rendendo così carta straccia sia le delibere della precedente commissione centrale ex art dieci che indicava coloro che avevano il diritto alle assunzioni e la relativa graduatoria delle assunzioni tenuta presso il servizio centrale di protezione.
Non si capisce dove sta questo vantaggio per i testimoni di giustizia con questa cattiveria di legge ed i decreti attuativi che fanno veramente del male a quanti hanno lottato prima la criminalità organizzata e poi ancora costretti a lottare per avere lo Stato italiano dalla loro parte. Ma non solo questa legge è palesemente iniqua e aumenta la già ormai esistente divisione tra serie A e serie B dei testimoni giustizia.
Lex sottosegretario al Viminale Luigi Gaetti forse dimentica che proprio lui mi inviò una lettera dove mi confermava che a seguito della legge Bindi ovvero la 3500 /n6/2018 i testimoni di giustizia già fuoriusciti nonostante una precedente legge gli dava diritto ad essere assunti nella Pubblica Amministrazione ,non avrebbero più goduto di quel diritto. Altro che discrezionalità della commissione centrale ex art dieci di cui il Gaetti ne era il presidente.

Foto © Imagoeconomica

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