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Torna in tv e insiste su Santelli. Centrodestra all’attacco. Il presidente Foa si dissocia: iniziativa dell’ad

Roma. Non rientra la protesta del centrodestra che ha deciso di disertare la commissione Antimafia. Anzi, a rafforzare la presa di posizione ieri c’è stato il ritorno sugli schermi della Rai di Nicola Morra (M5S), il presidente della commissione cui, il 20 novembre scorso, era stato inibita la partecipazione alla trasmissione di Rai 3 Titolo V, per le parole adoperate sulla scelta dei calabresi di votare la governatrice Jole Santelli quando era già malata oncologica. Parole che avevano indotto Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia a chiedere le dimissioni del presidente.
Ad accogliere il rientro di Morra è stata la trasmissione condotta da Lucia Annunziata Mezz’ora in più sempre su Rai 3. La giornalista ha spiegato di aver invitato il presidente dell’Antimafia comunicandolo ai vertici Rai. «Ma prima di intervistarla — ha detto — le leggo una letterina per lei da parte dei vertici... del vertice aziendale». E dice: «La Rai si scusa con il presidente Morra per le modalità con cui è stata rinviata la sua partecipazione a Titolo V. Si è trattato di errori dovuti alla concitazione di quelle ore».
Morra ha precisato di aver pattuito il suo rientro in Rai col direttore di rete Franco Di Mare: «Se sono qui — ha spiegato — è perché da parte mia c’è voglia di ricucire. Rimango però perplesso, la tv ha un enorme potere deformante, questa trasmissione lo dimostra, sono venuto per porre fine a un problema, per far parlare un rappresentante del Parlamento che potrebbe anche aver sbagliato. Se poi al contrario dobbiamo tornare al processo a Nicola Morra non ci sto e posso andarmene». Sul merito della vicenda Morra ha detto di aver spiegato «anche in Aula, e il centrodestra ha ascoltato, con parole forse infelici per tanti, e di cui eventualmente mi posso scusare, che un popolo deve assumersi la responsabilità delle scelte che fa». Circa la diserzione della commissione, ha detto che «qualcosa del genere avvenne anche con Rosy Bindi presidente dell’Antimafia, FI non voleva partecipare alla commissione salvo poi ritornare. È bene avere tutte le forze parlamentari, ma il compito della commissione è procedere. Stiamo facendo interlocuzioni per riannodare il discorso».

La lettera in studio
Il messaggio dei vertici di Viale Mazzini: l’esclusione? Un errore dovuto alla concitazione
«Interlocuzioni» che però il centrodestra ha smentito in blocco, confermando l’«Aventino» e la richiesta di dimissioni: «La Rai si scusa — attacca Mariastella Gelmini, FI — noi aspettiamo che Morra lasci». Per Matteo Salvini (Lega) le parole di Morra sono «ancora scandalose e indegne». E attacca la Rai: «Le scuse? Roba da matti». Ma non è solo il centrodestra, la polemica sulla missiva letta dall’Annunziata è anche interna a Viale Mazzini. Da ambienti vicini alla presidenza Rai (Marcello Foa) trapela che «la posizione condivisa dai vertici dell’azienda resta quella espressa in un comunicato della settimana scorsa e non erano previste né sono state concordate altre prese di posizione». Dunque la lettera è «un’iniziativa ulteriore attribuibile alla direzione aziendale». Insomma una presa di distanza dall’ad Fabrizio Salini, di cui si pensa che, se anche non ha scritto di suo pugno quella lettera, non poteva non conoscerla.

Tratto da: Il Corriere della Sera

Foto © Imagoeconomica

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