“Il 3 marzo davanti al Viminale"
“Purtroppo, dopo l'aver combattuto la criminalità organizzata, ci tocca combattere per i nostri diritti che sempre più spesso vengono ignorati dal ministero dell’interno”. Lo scrive in una nota Luigi Coppola, testimone di giustizia contro la camorra. "Abbiamo cercato, attraverso forme di dialogo, di avere prima un approccio con la ministro dell'interno Lamorgese e poi con l'attuale viceministro dellinterno Crimi che è anche il presidente della commissione centrale ex art dieci sui testimoni di giustizia, ma sembra che, purtroppo, le nostre doglianze restano inascoltate". "La sicurezza dei testimoni di giustizia è ormai affidata alla sorte degli stessi - denuncia Coppola - per non parlare poi delle condizioni di precariato in cui ogni testimone di giustizia viene lasciato. Purtroppo chi ha denunciato la criminalità organizzata difficilmente ritorna a fare l'imprenditore e, nonostante le recenti leggi che prevedono un inserimento lavorativo nella Pubblica Amministrazione, questo diritto resta ad oggi fermo al palo.
Per questi ed altri motivi il giorno tre marzo manifesteremo di fronte al Viminale. Noi abbiamo denunciato la criminalità organizzata e non meritiamo di essere abbandonati come non meritiamo di essere diventati dei candidati alla morte per mano criminali e per colpa di una totale indifferenza dello Stato e istituzioni tutte".
Foto © Imagoeconomica
Testimone di Giustizia Luigi Coppola: ''Dopo le mafie ci tocca combattere con lo Stato''
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