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di AMDuemila
La procura di Palermo ha notificato l'avviso di conclusione indagini alla deputata di Italia Viva, Giuseppina Occhionero, indagata con l'accusa di falso nell'ambito dell'inchiesta sul suo ex collaboratore Antonello Nicosia, arrestato a novembre per associazione mafiosa. Secondo la Procura di Palermo la parlamentare avrebbe fatto passare il Radicale Nicosia, allora conosciuto solo telefonicamente tramite i Radicali Italiani, per suo assistente, consentendogli di entrare con lei nelle carceri senza autorizzazione e di avere incontri con i capimafia al 41bis. Solo in un secondo momento, dopo tre ispezioni in istituti di pena siciliani, i due avrebbero formalizzato la loro collaborazione. L’avviso di chiusura indagine è stato notificato anche al boss di Sciacca Accursio Dimino e tre presunti favoreggiatori: Paolo e Luigi Ciaccio e Massimiliano Mandracchia (anche loro arrestati nell’ambito dell’inchiesta ‘’Passpartout’’ coordinata dalla Dda di Palermo). Il 21 dicembre, dopo aver avuto con Nicosia solo contatti telefonici, la deputata è arrivata a Palermo e ha incontrato Nicosia con cui è andata immediatamente a fare un'ispezione al carcere Pagliarelli. All'ingresso ha dichiarato che era un suo collaboratore: circostanza falsa, secondo gli accertamenti dei pm. All'epoca, infatti non era stato ancora formalizzato alcun rapporto di lavoro. L’indomani i due hanno fatto, con le stesse modalità, visite nelle carceri di Agrigento e Sciacca. Ai pm che in principio l'hanno sentita come persona informata sui fatti, la donna ha detto di non aver avuto contezza della doppia personalità di Nicosia, formalmente difensore dei diritti dei detenuti, di fatto, secondo gli inquirenti, uomo d'onore che portava all'esterno i messaggi dei boss. Ad ogni modo le spiegazioni della parlamentare non hanno convinto i magistrati che hanno accertato che tra la Occhionero e Nicosia c'era anche una relazione sentimentale. Convocata per un interrogatorio dopo l'iscrizione nel registro degli indagati, la deputata non si è presentata avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Foto © Imagoeconomica

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