Gianfranco Micciché ha rinunciato all'uso dell'auto blu e per questa ragione il Gip del tribunale di Palermo, Rosario Di Gioia, ha revocato il divieto di dimora a Cefalù (Palermo) inflitto nelle scorse settimane all'attuale deputato di Forza Italia, indagato con l'ipotesi di peculato. Il giudice ha accolto l'istanza presentata dall'avvocato Grazia Volo, ritenendo che siano venute meno le esigenze cautelari, sotto il profilo della possibile reiterazione del reato: l’ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana avrebbe infatti ripetutamente abusato dell'auto di servizio - che gli toccava anche come ex presidente - per utilizzi assolutamente personali come gli spostamenti da Palermo alla sua villa di Sant'Ambrogio, in territorio di Cefalù, e anche per operazioni di carattere privato, come quella di portare il gatto dal veterinario. Assieme all'ex vertice dell'Ars è indagato l'autista del Parlamento siciliano, Maurizio Messina. Oltre al peculato vengono contestati il falso e la truffa.
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Palermo, revocato divieto di dimora per Micciché perché rinuncia all’auto blu
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