L'esercito giapponese ha inviato 1.000 soldati nelle zone colpite dal terremoto di ieri per contribuire ai soccorsi. Lo ha annunciato oggi il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida. "Salvare vite umane è la nostra priorità e stiamo combattendo una battaglia contro il tempo", ha dichiarato. "È fondamentale che le persone intrappolate nelle case vengano salvate immediatamente", ha aggiunto. Una scossa di terremoto di magnitudo 5,6 ha fatto tremare l'area di Ishikawa proprio mentre il premier stava parlando. Il forte terremoto di ieri, di magnitudo 7.6, è stato seguito da numerose scosse di assestamento. Le autorità di regolamentazione nucleare hanno dichiarato che diversi impianti nucleari della regione stanno funzionando normalmente. A marzo del 2011 un forte terremoto e uno tsunami provocarono la fusione di tre reattori e il rilascio di grandi quantità di radiazioni nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord-est del Giappone. Lunedì l'Agenzia meteorologica giapponese aveva emesso un'allerta tsunami grave per Ishikawa e allerte tsunami di livello inferiore o avvisi per il resto della costa occidentale dell'isola principale del Giappone, Honshu, e per l'isola settentrionale di Hokkaido; l'allerta è stata poi ridimensionata alcune ore dopo e tutte le allerte tsunami sono state revocate nelle prime ore di martedì ora locale. In alcune località le onde hanno superato il metro di altezza. I meteorologi prevedono piogge, facendo crescere le preoccupazioni per gli edifici e le infrastrutture danneggiati.
Giappone: mille soldati nelle zone colpite dal terremoto per portare soccorsi
- Dettagli
- AMDuemila