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Circa 200 consiglieri militari statunitensi sono attualmente di stanza sull'isola di Taiwan, sottoposta a crescenti pressioni da parte della Cina nello Stretto. Lo riferiscono fonti riservate delle forze armate taiwanesi all'agenzia di stampa "Central News Agency" ("Cna"), precisando che gli ufficiali statunitensi sono stati dispiegati soprattutto nei campi di addestramento e presso le brigate di riserva, allo scopo di osservarne e ottimizzarne i protocolli. Pechino, che rivendica l'isola come parte del territorio nazionale, ha intensificato le operazioni militari attorno a Taiwan nelle ultime settimane. Dall'8 al 10 aprile, in risposta al colloquio tenuto dalla presidente taiwanese Tsai Ing-wen con il presidente della Camera dei rappresentanti Usa Kevin McCarthy, le forze armate cinesi hanno organizzato una vasta campagna di esercitazioni, con simulazioni di puntamento missili sui siti strategici dell'isola. La scorsa settimana, inoltre, la Cina ha annunciato la chiusura dello spazio aereo a 85 miglia nautiche a nord di Taiwan, adducendo la potenziale caduta di rottami da un veicolo spaziale. Secondo quanto riferito il 16 aprile dal ministero della Difesa taiwanese, la "no-fly zone" istituita dalla Cina non ha costituito un pericolo per la sicurezza nazionale dell'isola, e il traffico aereo e' stato ripristinato nei tempi previsti. 

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