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Nel suo programma tasse tagliate e spesa militare aumentata. Giorni fa ha affermato: pronta a usare l'atomica all’occorrenza

Lo scorso 5 settembre la conservatrice Liz Truss è stata ufficialmente eletta a capo dei Tories e Primo ministro del Regno Unito. Terza donna a guidare il governo britannico dopo la Margaret Tacher e Teresa Maym, fino ad oggi era la ministra degli Esteri. Ed è proprio per questa carica che ha ricoperto che le è stato attribuito l’appellativo “iron lady”. Ma procediamo con ordine.

Nata a Oxford nel ‘75 da un’infermiera e un professore di matematica, contrariamente a quanto si possa immaginare, Liz Truss, da piccola, al grido rivoluzionario di “Maggie fuori”, è cresciuta tra proteste anti-nucleare ed altre anti-Thatcher. Forgiata da studi di filosofia, economia e politica presso la Oxford University, Truss, nel tempo ha testato la sua preparazione accademica nel ruolo di economista per il gigante dell’energia Shell oltre che nella nota azienda di telecomunicazioni Cable and Wireless.

Durante la sua carriera politica si è impegnata attivamente come conservatrice, sposando idee “thatcheriane” in favore del libero mercato.

Al referendum del 2016 sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, Truss si è schierata per il "remain"; salvo entrare a far parte del governo Johnson, fortemente pro-Brexit, prima come segretaria al Commercio e poi agli Esteri, guadagnando per questo le simpatie dei vari “Brexiteers” interni al partito conservatore.

Oggi, di quella giovane ragazza anti-nucleare e anti-Thatcher è rimasto ben poco, forse nulla.

La neo premier inglese, in prima linea come ministro degli Esteri nel sostegno all’Ucraina attraverso le sanzioni alla Russia, oltre a mostrare il suo approccio battagliero nei vari accordi commerciali tra Londra e Bruxelles nel dopo Brexit, ha dimostrato di avere carattere anche quando, con un colpo al cerchio e uno alla botte, ha promesso di ridurre le tasse e aumentare la spesa militare, elevandosi sul “Daily Telegraph” a “unica persona in grado di apportare il cambiamento di cui abbiamo bisogno nell'economia britannica, in linea con i veri principi conservatori, e l'unica in grado di intervenire e guidare la risposta all'Ucraina e alla crescente minaccia alla sicurezza che il mondo libero deve affrontare”.

Tuttavia, Liz Truss, è riuscita a mostrare la sua vera essenza solo poche settimane prima del suo trasferimento al numero 10 di Downing Street, quando, nel corso di un incontro a Birmingham con gli iscritti Tory, si è detta pronta a premere il pulsante nucleare della Gran Bretagna, anche se ciò significasse "annientamento globale".

Insomma, colta da quello che si potrebbe definire un attacco di “Melonite” in forma acuta e grave (Giorgia Meloni, palesemente filo-americana, non ha ancora minacciato di usare l’atomica, ndr), anche Truss, deve aver assaporato i piaceri della politica a stelle e strisce.

Una nuova "Lady di ferro", poco ferrata in geografia
L’immagine è tutto, anche e soprattutto in politica. Questo deve saperlo bene anche Liz Truss che, contrariamente al suo predecessore Boris Johnson, molto più disinvolto sul tema, ha plasmato la sua immagine su Thatcher, soprattutto sul suo OutFit.

Dalla foto scattata a bordo di un carro armato dell'esercito britannico (simile a quella scattata a Margaret Thatcher durante la Guerra Fredda, ndr), ad un’intrepida camicetta con fiocco sbarazzino per la donna che sa osare, anche Truss cerca di imitare l’immagine che “Lady di ferro” ha mostrato durante i suoi celebri dibattiti televisivi.

L’immagine intrapresa dal nuovo premier inglese ha favorito le simpatie di molti conservatori, tuttavia, in molti, ritengono Truss non adatta al ruolo appena intrapreso, indicando la sua persona come inadeguata alle turbolenze economiche e belliche presenti in Europa.

A confermare i timori dei critici, oltre alle parole folli e deliranti del Primo ministro Liz Truss, con le quali, tra gli applausi dei presenti, minaccia di usare l’atomica anche a rischio di un possibile “annientamento globale”, anche quelle pronunciate a febbraio, quando, riferendosi alla storia dell’Ucraina ha dichiarato: “L’Ucraina è un paese orgoglioso e con una grande storia. Ha dovuto subire diverse invasioni, da quella dei mongoli a quella dei tartari - mai pervenuti in Ucraina -”. E ancora, quando, in un incontro con Sergej Lavrov, Ministro degli affari Esteri della Russia, ha invitato la Russia a ritirare i suoi soldati dai confini con l’Ucraina; Lavrov ha spiegato che i soldati russi si trovano dentro il proprio paese e ha chiesto al Primo ministro del Regno Unito: “Voi riconoscete la sovranità della Russia sulle regioni di Rostov sul Don e Voronezh? (regioni interne ai confini russi, ndr)”. Truss, dopo essere rimasta in silenzio, ha chiosato: “La Gran Bretagna non riconoscerà mai la sovranità della Russia su queste regioni.” dimostrando per questo la sua ignoranza sul tema.

Subito dopo le dimissioni del ministro uscente Boris Johnson, Truss, parlando fuori dalla residenza di Downing Street nel suo primo discorso dopo la nomina, ha dichiarato: “Il nostro Paese è stato costruito da persone che portano a termine le cose. Abbiamo enormi riserve di talento, energia e determinazione - ha aggiunto-. Sono fiduciosa che insieme possiamo superare la tempesta, ricostruire la nostra economia e diventare la moderna e brillante Gran Bretagna che so che possiamo essere”.

Questo, il preludio drammatico del nuovo governo britannico guidato dalla 47enne Liz Truss, Primo ministro numero 15 nei sette decenni trascorsi durante il regno di Elisabetta, giunta da poco alla sua dipartita, a pochi giorni dalla visita della neo premier inglese.

Foto © Imagoeconomica

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