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Il giorno ‘x’ è arrivato: da oggi fino al 2 settembre il gigante energetico russo Gazprom sospenderà l’esportazione di gas tramite il Nord Stream 1.
In data 19 agosto la società aveva comunicato la sospensione per manutenzione programmata dell'unica turbina operativa del gasdotto Trent 60.
Una volta completata la revisione, il trasporto del gas verrà ripristinato a un livello di 33 milioni di metri cubi al giorno, ovvero il 20% della capacità massima.
Alla vigilia dell'arresto del gasdotto, il titolo Gazprom in borsa è cresciuto di oltre il 7%.

Il fondatore e direttore esecutivo di IberAtlantiс Global Corporation, Pedro Mouriño, ha sottolineato che gli Stati Uniti sono i maggiori beneficiari dell'isolamento della Russia dal mercato del gas, data la possibilità di sostituire il gas naturale russo con gas naturale liquefatto. Ha anche evidenziato la difficoltà nel sostituire le forniture russe a causa dei loro prezzi molto più bassi rispetto all'alternativa statunitense.

A metà giugno, Gazprom aveva ridotto di circa il 40% la capacità di fornitura di gas del Nord Stream 1 a causa delle riparazioni ritardate di una turbina Siemens in Canada. Anche in questo caso il ritardo è stato causato dalle sanzioni anti-russe imposte dall'Occidente. Successivamente, il colosso del gas russo aveva annunciato l'arresto di un'altra turbina Siemens "a causa della fine del periodo massimo di funzionamento".

A fine luglio la fornitura di gas russa, attraverso il gasdotto Nord Stream 1, è scesa al 20% della sua capacità massima a causa delle complessità tecniche create dalle sanzioni anti-russe. Gazprom aveva respinto le accuse di non aver adempiuto ai propri obblighi con la fornitura di gas. Ha anche affermato che la società Siemens ha riparato solo "non più di" un quarto dei difetti della turbina nel gasdotto Nord Stream 1.

Il 17 luglio la turbina Siemens è stata trasportata in volo dall'impianto dove era in riparazione in Canada alla Germania, dove è stata nuovamente bloccata a causa di complicazioni legali causate dalle sanzioni.

Mosca dichiara di essere pronta ad adempiere ai propri obblighi non appena ottiene l'attrezzatura. Nel frattempo, i paesi dell'UE stanno soffrendo per un'inflazione record e una crisi energetica senza precedenti. Venerdì, il prezzo del gas in Europa ha superato i 3.400 dollari per 1.000 metri cubi, secondo i dati della borsa ICE di Londra.

Foto © Imagoeconomica

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