Circa 5.000 persone sono morte per malnutrizione e per mancanza di cure nel Tigray Etiopia in solo quattro mesi lo scorso anno, inclusi più di 350 bambini piccoli. E quanto afferma un nuovo rapporto dell'ufficio sanitario della regione pubblicato da Ethiopia Insight e riportato da Fides, riferito al periodo tra luglio e ottobre. La valutazione è stata effettuata dalle autorità sanitarie locali in collaborazioni con alcuni gruppi umanitari internazionali. Le morti, viene riportato, sono state in gran parte dovute a malnutrizione, malattie infettive e malattie non trasmissibili. Altra causa segnalata è il collasso del sistema sanitario della regione, ormai distrutto dal conflitto scoppiato nel novembre del 2020.
Inoltre come riportato dal quotidiano ‘Il Manifesto’ in un articolo a firma del collega Fabrizio Floris, l’unica rotta possibile per raggiungere la regione del Tigray, la strada Semera-Abala-Mekel- le, ha raggiunto livelli di insicurezza tali da costringere le agenzie umanitarie di sospendere gli aiuti. Tedros Ghebreyesus, il direttore dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha accusato il governo etiope di bloccare in modo deliberato medicine destinati al Tigray: “In nessuna parte del mondo stiamo assistendo a un inferno come nel Tigray”, ha dichiarato Tedros sottolineato che “gli abitanti del Tigray vivono da oltre un anno sotto il blocco de facto e stanno morendo per mancanza di medicine e cibo e ripetuti attacchi di droni. L’Oms e i partner chiedono accesso senza ostacoli. Abbiamo bisogno dell’accesso ora!”.
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