La polizia nazionale spagnola (Policía Nacional), insieme alle forze dell'ordine di Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Italia, Romania e Slovenia e con il supporto di Europol ed Eurojust, ha smantellato una rete criminale che facilitava l'immigrazione illegale lungo la rotta balcanica. I sospetti hanno usato furgoni e camion per nascondere i migranti irregolari mentre li trasportavano in condizioni di pericolo di vita. L'operazione contro questo gruppo criminale è avvenuta nell'ambito della Task Force Operativa Crafter, istituita da Europol. Le due giornate in cui si sono svolte le operazioni - 22 aprile a Madrid e 7 maggio 2021 a Bucarest - hanno portato a 15 arresti (12 in Spagna e 1 in Romania, 1 in Slovenia, 1 in Croazia).
L'indagine su questa rete criminale è iniziata nell'agosto 2020, quando la Slovenia aveva segnalato l'arresto di un sospetto intercettato mentre trasportava 53 migranti irregolari in un furgone. Tra i 17 membri identificati della rete criminale figuravano soprattutto pakistani, ma anche colombiani, spagnoli e rumeni.
I sospettati avevano reclutato principalmente migranti pakistani da località vicine ai campi profughi in Bosnia-Erzegovina e li avrebbero trasportati in furgone in Italia, o in alcuni casi in Spagna. Durante il trasporto attraverso la rotta balcanica, i criminali hanno utilizzato auto separate come ricognitori per controllare il percorso e allertare i capi in caso di controlli della polizia. Oltretutto le forze dell'ordine in Croazia hanno intercettato un camion che trasportava 77 migranti in condizioni di pericolo di vita, quattro dei quali minorenni. Hanno anche rilevato altri due veicoli che trasportavano rispettivamente 47 e 21 migranti. Gli inquirenti stimano che i sospettati abbiano contrabbandato almeno 400 migranti, guadagnando circa 2 milioni di euro in profitti illeciti.