Narcotraffico: smantellato gruppo in Brasile, legavano la cocaina agli scafi delle navi

La polizia brasiliana ha smantellato un gruppo di narcotrafficanti che aveva un curioso modus operandi: i subacquei appartenenti all'organizzazione criminale legavano la cocaina agli scafi delle navi mercantili in partenza per l'Europa. Una tecnica sempre più popolare che spesso accade senza che l'equipaggio nemmeno se ne accorga.
Durante l'operazione, svoltasi a Rio de Janeiro e Espírito Santo, sede del porto di Vitória, sono state arrestate una dozzina di persone e sequestrati più di 200 chilogrammi di cocaina, 14 veicoli di lusso, 158.719 dollari (827.000 real brasiliani), sei palazzi situati nel comune di Mangaratiba di Rio de Janeiro e nel comune di Guarapari nello stato di Espírito Santo. Sebbene l'uso di subacquei per legare la cocaina agli scafi delle navi non sia un nuovo metodo di contrabbando - nel 2013 sono stati catturati dei subacquei francesi dediti alla medesima pratica - i rapporti regionali suggeriscono che la tattica è in aumento. L'attività di indagine da cui è scaturita l'operazione è durata per due anni e le numerose informazioni raccolte hanno permesso alla polizia di scoprire che la cocaina una volta caricata su piccoli pescherecci veniva portata vicino alle grandi navi mercantili per poi essere attaccate sotto la linea di galleggiamento nelle vicinanze del compartimento del timone. Infine una volta che i mercantili attraccavano al porto di Rotterdam altri subacquei recuperavano la cocaina. Tuttavia il metodo preferito dai narcotrafficanti rimane quello di nascondere la droga all'interno dei container marittimi. Le tattiche per farlo e i porti presi di mira cambiano continuamente e le autorità dei portuali olandesi, belgi e tedeschi stanno continuando a registrare sequestri di cocaina da record.